Oggi, mercoledì, l’ultimo saluto a Fabio Cappelli. Alle 15, infatti, alla Chiesa del quartiere Bani di San Giovanni (CLICCA QUI PER LE INDICAZIONI) si terranno i funerali dell’ex difensore azzurro stroncato da un malore nel primo pomeriggio di lunedì all’interno della sua azienda. La salma sarà esposta fino alla tarda mattinata nelle cappelle mortuarie dell’ospedale della Gruccia e, dopo il rito funebre, sarà trasferita al tempio crematorio di Firenze. Tante le persone che ha incrociato nel corso della quasi trentennale carriera sui campi da calcio, tra queste mister Piero Braglia che l’ha allenato in tre diverse occasioni e l’attuale DG azzurro Giuseppe Morandini, che ha condiviso con lui ben 6 anni della sua carriera da calciatore. Le parole che i due hanno rilasciato sulle colonne del quotidiano “La Nazione”: Un  ragazzo – afferma Braglia – al quale era impossibile non volergli bene. L’ho avuto alla Rondinella, al Montevarchi e poi alla Sangiovannese e di lui ho un ricordo straordinario. Mi piange davvero il cuore, solo per il fatto che non potrò dargli oggi nemmeno l’ultimo saluto per impegni lavorativi. Non c’è tanto altro da aggiungere, solo immensa tristezza”. Il ricordo di Giuseppe Morandini: “Verso la fine degli anni 90 lo presi dal Sansepolcro e con noi è rimasto sei anni fino all’annata dove perdemmo la C1 nello spareggio con la Pro Patria. Un ottimo giocatore, un uomo esemplare nello spogliatoio che si faceva ben volere da tutti. Non lo dico per retorica, come spesso si può fare in questi frangenti, ma era davvero un ragazzo eccezionale e col quale ho sempre avuto un gran rapporto anche al di fuori del calcio. Gli si voleva bene per forza, proprio per come si poneva. Sono notizie che non vorresti mai ricevere, soprattutto per la famiglia che ha perso un pilastro davvero importante”.

Nella foto Arduino Casprini che premia Fabio Cappelli per le 100 presenze in azzurro, saranno alla fine 171 complessive. Due personaggi che hanno fatto la storia della nostra società