Giuseppe Morandini ha accolto fino a un certo punto con sorpresa la decisione, da parte degli organi federali, di slittare di una settimana l’inizio della stagione 2023-2024. Non è una novità a onor del vero e difatti il direttore generale azzurro, in esclusiva per la nostra testata, ne parla quasi in maniera rassegnata: “Non mi pare di essere di fronte a una decisione inaspettata visti i precedenti, tutti gli anni è sempre la stessa storia e onestamente non la si può definire di certo come una sorpresa. A me lascia indifferente, ne abbiamo viste di tutti i colori”. Non manca, però, al tempo stesso, un pizzico di polemica anche per un aspetto puramente organizzativo che ogni estate viene puntualmente stravolto: “Se non possiamo sorprenderci di fronte a questi slittamenti altrettanto resta il rammarico di dover rifare punto e a capo un programma proprio perché arrivano nel bel mezzo del ritiro certe notizie. Non ne faccio un dramma, e ci mancherebbe altro, però occorrerebbe maggiore chiarezza perché non si possono fissare amichevoli, iniziare a lavorare un determinato giorno e poi arrivare a metà della preparazione e dover riscrivere buona parte di questa”. E anche sui preliminari di Coppa Italia, che non giocheremo, ha da dire la sua: “Chi si posiziona in un determinato piazzamento alla fine della precedente stagione ha sempre fatto i preliminari, da quest’anno evidentemente qualcosa è cambiato. Mi sembra di rivivere, punto per punto, la situazione dell’anno scorso quando giocammo la prima giornata Coppa Italia dopo due turni addirittura di campionato. Ci saranno sicuramente delle ragioni dietro a tutto questo, sinceramente però stento a capirle”.