Non tutto il male viene per nuocere verrebbe da dire. Tre importanti società del nostro panorama calcistico dopo un’estate decisamente travagliata hanno posto le basi per una pronta risalita nel mondo professionistico. È il caso di città importanti come Cesena, Reggio Emilia e Bari. I romagnoli già da tempo con idee ben chiare di serie D ripartiranno grazie alla fusione con il Romagna Centro difatti si chiameranno Romagna Centro Cesena, l’organico deve ancora essere completato ma già sono stati mossi tasselli importanti per costruire una squadra che possa ambire fin da subito al pronto ritorno nei professionisti. In Emilia è nata poche ore fa l’Audace Reggio, costruita dalle ceneri della vecchia Reggiana e che porta un nome importante risalente addirittura alla prima società granata nata il 25 settembre 1919. Rispetto ai cugini romagnoli qui la situazione deve ancora definirsi per quel che riguarda lo staff tecnico, la neo società è partita solo poche ore fa e muoverà ufficialmente i primi passi sicuramente entro la fine di questa settimana. A Bari si è insidiato niente meno che Aurelio De Laurentiis, patron del Napoli e dalla giornata di martedì anche presidente della società barese che non si è iscritta alla serie B. I tifosi partenopei non hanno gradito molto l’operazione fatta dal proprio numero uno, vari gli striscioni goliardici ( è da una vita che BARI… si è letto sotto il San Paolo) apparsi in città ed anche alcuni issati nel capoluogo barese che evidentemente non ha digerito del tutto l’investitura del produttore cinematografico. Il progetto è sicuramente importante, si dovrebbe ripartire da Edy Reja come direttore tecnico e Fabio Viviani allenatore, tutti uomini del nuovo patron. Sempre in Puglia ad Andria è nata la Fidelis Andria 2018 ed è stata chiesta l’iscrizione nel massimo palcoscenico dilettantistico nazionale. Non si conoscono di preciso gli obiettivi. Una città importante per tradizione calcistica come quella andriese potrebbe però puntare ad un campionato importante Bari naturalmente permettendo. In Campania è appesa ad un filo la speranza di vedere l’Avellino nei professionisti dopo le bocciature avverso l’iscrizione al campionato cadetto. Per i lupi irpini la possibilità di ripartire dai dilettanti è davvero alta, l’ultimo grado di giudizio esprimerà il proprio parere definitivo nei prossimi giorni.