L’acquisto in prevendita del biglietto previa esibizione del documento d’identità per la trasferta di Grosseto ha creato non pochi malumori all’interno della tifoseria azzurra. Non sappiamo ad oggi se sarà o meno presente la Gradinata Marco Sestini, certo è che ancora una volta sì sono usati i classici due pesi e due misure se uno si guarda alle spalle ed anche abbastanza recentemente. Per farvi un esempio: a Grassina non c’è nemmeno il settore ospiti, si assiste alla partita in piedi dietro una recinzione come accaduto peraltro a Castelvetro due anni fa sotto un bell’acquazzone e all’interno addirittura di un campo da gioco di calcio a cinque. E poi, vogliamo mettere in evidenza altri aspetti? Perché in Coppa Italia sempre col Grosseto ma al Fedini non è stato chiesto il nominale ai maremmani? E ricordate la trasferta sempre di Coppa Italia a Montevarchi tre campionati fa? Nessuna richiesta di documento mentre in campionato fu adottato così per gradire l’obbligo di dare le proprie generalità. Cioè, in Coppa Italia è sicuro che non ci siano scontri mentre in campionato sì ?? Ma quando si metterà una regola uguale per tutti indistintamente dalle rivalità sportive e per i settori o presunti tali riservati agli ospiti? O la si mette sempre o mai perché così stentiamo a capirne l’utilità. Almeno in Serie C c’è una regola e quella la rispettano tutti: che tu possa giocare a Renate al cospetto di 100 tifosi o a Bari di fronte a diverse migliaia di supporter sei sempre obbligato in trasferta a comprare il tagliando in prevendita esibendo il documento di identità. Capiamo che siamo nei professionisti ma i tifosi di Modena, Cesena o Bari piuttosto che di Serie D dovrebbero avere tutti il medesimo trattamento. Arriveremo mai ad una soluzione?