Siamo sinceri, dopo la trasferta di Scandicci siamo tutti un po’ abbacchiati. Non tanto per il pareggio di per sé, che può anche starci in trasferta, quanto per la prestazione sciorinata soprattutto nella seconda parte della ripresa che ha destato molti dubbi e tante preoccupazioni ad allenatore, società e tifosi. Alcuni di questi non hanno affatto gradito, a fine partita rispetto ad altre volte sempre in prima fila ad applaudire i propri beniamini qualche parola grossa è volata, niente di che ci mancherebbe ma questo testimonia come anche la piazza sia ormai satura di questi risultati, di queste prestazioni, che stanno conducendo su di una strada assolutamente negativa. Ma è ancora possibile salvarsi? Assolutamente sì, serve però un’altra testa, un altro atteggiamento rispetto a quanto visto nelle ultime settimane eccezion fatta per la trasferta di Poggibonsi dove, a onor del vero, ci siamo fatti male da soli sotto ogni punto di vista. Ci aspettano tre gare decisive, due in casa con avversari che poco hanno da chiedere a questa stagione come Flaminia e Badesse più lo spareggio, che sarà così, contro l’UniPomezia che a quanto saputo si giocherà a Ostia a porte chiuse il prossimo 8 maggio. Andiamo per gradi, domenica arriverà l’ex Nofri e ci sono problemi di non poco conto se si considera la squalifica di Fanetti e gli acciacchi rimediati a Scandicci da Rosseti e Sacchini che potrebbero privare Firicano di questi due giocatori. Cerchiamo di far quadrato più possibile, smettiamo di guardare ai risultati in casa altrui ma concentriamoci ESCLUSIVAMENTE su noi stessi. Che ancora tutto non è perduto.