Nuovo appuntamento con “Posta e……. risposta” la rubrica ideata e curata da Leonardo De Nicola sulla storia del calcio azzurro. La prima domanda che viene rivolta al nostro storico giunge direttamente da San Giovanni, per la precisione da Tiziano che ci chiede il tabellino di Sangiovannese – Lucchese del Dicembre del 1974 più alcune curiosità sui giocatori che proprio in quell’anno specifico hanno vestito la casacca azzurra:
La domanda di Tiziano ci riporta indietro di quasi 40 anni a quella favolosa stagione di serie C 1974/1975 che segnò il punto più alto della gloriosa era del presidentissimo Ivo Giorgi e per oltre 30 anni anche il punto più alto della nostra storia calcistica prima dello spareggio contro il Frosinone del 2006 con Braglia in panchina. La Sangio varata dal Presidente e dal tecnico Francesco Petagna fu in quel campionato la vera rivelazione, tanto da guadagnare alla fine un esaltante quarto posto dopo aver navigato a lungo nelle posizioni di testa ( e il tutto da neopromossa). Rispetto alla stagione precedente in serie D venne in pratica rivoluzionato tutto l’attacco; dal trio della promozione Lucchese, Bonaldi, Rizzato si passò a Vastini, De Ponti e Perissinotto mentre rimasero sostanzialmente invariati il pacchetto arretrato ed il centrocampo, dove qui si ebbe solo l’innesto del veneto Zanardello dal Prato al posto di Dino Cherubini. La stagione ebbe domeniche di gloria assoluta soprattutto nel girone di andata ed a questo si riferisce la partita contro la Lucchese alla quale fa curioso riferimento il nostro caro fratello azzurro. Alla 15 esima giornata del girone ascendente 2500 persone fecero da cornice alla sfida fra gli azzurri di Petagna e i rossoneri di Ezio Volpi reduci da nove risultati utili consecutivi e dal pari del Porta Elisa contro la capolista Modena. 19 i punti fatti dalla Lucchese, 15 quelli della Sangio reduce dal buon pari di Livorno -1 a 1 – con goal di Vastini. Era l’ultima Domenica prima di Natale del 1974 in pieno clima di austerity per la crisi del petrolio che manda a piedi gli italiani nei giorni festivi. I negozi nei giorni segnati in rosso sono rigorosamente chiusi ma la parola disoccupazione non si conosce. A San Giovanni fra Ferriera, Enel, Fornaci, Vetrerie ecc pane e lavoro è assicurato per tutti e anche lo stadio si riempie per applaudire gli azzurri. E dopo la capolista Modena quel giorno cadde all’allora comunale anche la Lucchese colpita inesorabilmente da De Ponti e Nello Menciassi per il 2 a 1 finale. Nei rossoneri Ferioli fra i pali, Schicchi, Ferroni e Matteoni in difesa, Martelli e Nello Scarpa nel mezzo, Caputi davanti fra gli elementi più rappresentativi. Al ritorno a Lucca finirà 3 a0 per i padroni di casa ma la classifica finale del girone B della serie C dirà Sangio quarta con 42 punti e Lucchese nona a 39 per un annata da ricordare e un undici da ripetere all’infinito : Ciappi Contadini e Campani, Ravenni, Verdiani, Macchia, Vastini, Zanardello De Ponti, Menciassi e Perissinotto ai quali vanno aggiunti in rosa anche Rizzato, Zanchini, Tognaccini, De Luca, Izzo, Romolini, Facchini e Quirini. Che tempi !
La seconda domanda riguarda la figura di Gil De Ponti, cui Eugenio da Incisa ci preme di ricordare
Il nostro amico Eugenio che abita dalle mie parti è decisamente un buongustaio del calcio visto che ama ricordare e farci ricordare il grande Gianluca Gil De Ponti, uno dei piu ‘ forti attaccanti azzurri della storia, Nato a Firenze il 14 luglio 1952 si mise giovanissimo in luce a suon di goal prima nell’Impruneta con la strordinaria media di 44 reti in 54 gare poi nella vicina Terranuova Bracciolini con 18 reti in 28 partite nel torneo di promozione 1973/1974. Il suo acquisto da parte della Sangio fu un vero e proprio blitz con il grande Ivo Giorgi che, in pratica, strappo ‘ il giocatore dalle mani del Montevarchi agendo con prontezza sul presidente biancorosso Matteini quando sembrava oramai aquilotto a tutti gli effetti. E così De Ponti – da noi chiamato Pilade – divenne uno dei punti di forza della magica Sangio di Petagna quarta classificata nel torneo di C 1974/1975, imponendosi subito sia sul campo che fuori con un carattere decisamente estroverso e guascone. 32 presenze e 14 goal consegnarono a fine anno a Giorgi un autentico tesoretto che il grande dirigente seppe far fruttare al meglio con la cessione al Cesena insieme al partner d attacco Ivo Perissinotto. In Romagna il nostro Pilade mise insieme una trentina di partite in due anni e 9 reti e fra queste una bellissima e dolorosa al mio Milan alla Fiorita. Nel 1977 passò al Bologna e qui trovò moglie ma anche i piaceri di una citta ‘ godereccia ed aperta. C’è chi dice di averlo visto girare con una gallina al guinzaglio sotto i portici di via dell ‘ Indipendenza ! Avellino e Genova, sponda blucerchiata, ultime grandi recite di Pilade divenuto oramai Gil prima di un sofferto dopo carriera costellato anche da una brutta malattia. De Ponti e ‘ stato un attaccante rapinoso e scaltro, un ragazzo buono e fragile nella vita terrena. Quando ho avuto modo di incontrarlo mi ha sempre parlato con piacere di quel suo unico ma glorioso anno a San Giovanni, meno decisamente delle società passate in questi anni che mai o quasi mai si sono ricordate di lui e dei suoi lampi accecanti che illuminarono per una stagione i cuori biancoazzurri. Ma – si sa- le nostre societa hanno la memoria cortissima e spesso hanno al suo interno persone del tutto avulse dalla storia e dal passato che le ha contraddistinte. Ed e ‘ vero che non c’è mai grande futuro per chi non ha memoria del passato ! Auguroni se ci leggi caro Pilade……
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