Per arrivare ai successi di squadra servono fondamentalmente due ingredienti basilari: giocatori all’altezza ed anche un allenatore che sappia lavorare e condurli verso gli obiettivi prefissati dalla società. Per quanto fatto vedere ad oggi, per i 32 punti conquistati sul campo, Agostino Iacobelli la sua bella mano ce l’ha messa nei risultati di squadra ma quando glielo facciamo presente, gli chiediamo in che percentuale possa aver influito nel corso di questa finora grande stagione degli azzurri lui va decisamente controcorrente: “Poco, se alleni giocatori buoni i risultati arrivano viceversa puoi essere anche il miglior allenatore del mondo ma non arriverai mai agli obiettivi prefissati. Di mio, chiaramente, ci sto mettendo l’esperienza accumulata in tanti anni di calcio ma alla base ci sono i giocatori, la loro voglia di lavorare e di mettersi in luce con questa maglia in in questa categoria.  E su questo siamo stati fortunati nel trovare un gruppo che ha voglia di fare e di emergere”. Gli chiediamo, comunque, se questi 32 punti dopo 23 domeniche hanno stupito anche lui stesso: “Se proprio devo mettere in risalto un aspetto che mi ha stupito lo faccio sottolineando la prima mezz’ora giocata contro il Tiferno, lì sono rimasto piacevolmente sorpreso lo ammetto. L’unica sbavatura magari il goal preso ma la nostra condotta di gara è stata sicuramente all’altezza ed un errore ci può stare. I punti conquistati? Evidentemente ce li meritiamo, dopo 23 giornate i valori sicuramente emergono”. L’esplosione di Edoardo Ceccuzzi e la sorpresa chiamata Brando Bencini: “Ceccuzzi l’ho voluto fortemente in estate, qualcuno l’avrebbe mandato via già ad agosto ma io non ho sentito ragioni perché so quanto è forte e utile alla squadra. I risultati, poi, lo hanno confermato. Bencini? Sta facendo molto bene, sta giocando perché mi fornisce delle garanzie così come tutti i giovani che ho avuto modo di allenare e mettere in campo. Se uno è bravo non guardo se ha 18 o 30 anni, con me scende in campo chi merita questo è poco ma sicuro”. Domenica si riprende a giocare e l’avversario non è certamente dei più facili: “Il Flaminia, classifica alla mano, sta un po’ deludendo perché erano partiti per recitare un altro ruolo. Ultimamente, però, hanno preso un ruolino di marcia importante con il cambio di allenatore. All’andata mi hanno anche impressionato come gioco, non mi aspettavo potessero cadere in così tanti risultati negativi ma evidentemente qualcosa c’è stato che non è andato. Ogni modo guardo comunque sempre in casa mia, la squadra sta molto bene ed è questa la cosa che mi fa stare più sereno di altre”.