Oltre 40 anni di storia e mai la Sangio aveva incrociato le armi con i bianconeri: gli azzurri si presentarono per la prima volta a quello che un tempo si chiamava “rastrello” ( dalla conca dove sorge lo stadio) soltanto il 14 febbraio del 1971 : azzurri di Silvano Grassi primi in classifica, bianconeri a rincorrere con capitan Monguzzi, Bruschettini e compagnia cantante. Aria pesa dopo il vantaggio di Ermanno Ricci, modenese e purtroppo a una delle sue ultime partite con la Sangiovannese. Tre settimane più tardi il grave infortunio con il Grosseto e la fine di una carriera che prometteva tanto e di più. Ma torniamo a quel 14 febbraio senese, giornata fredda ma soleggiata: chi scrive, undicenne, in gradinata ad assistere ad una grande scazzottata stile far west, tutti contro tutti insomma in uno stadio coi tifosi mischiati fra di loro. Ricordo perfettamente di aver visto rotolare giù dai gradini una giovane Sangiovannese, che poi scoprirò persino incinta. Il 5-1 subito all’andata brucia nel petto dei sostenitori della Robur che chiedono la rivincita. Finisce 1-1 col pari di un bravo difensore, Rossetti, ed è un punto tutto sommato buono per la corsa alla serie C.
La storia dei 9 confronti in quello che in origine fu lo stadio Daus (un giovane martire fascista …), poi Rastrello, ed ora Artemio Franchi, incomincia così per chiudersi Il 14 settembre 2014 davanti a 500 tifosi coi vessilli dal colore del cielo e del mare. 3-1 bianconero con goal di Mitra per gli uomini di Benedetti.
9 partite senza uno straccio che è uno di vittoria con 5 sconfitte e 4 pareggi, l’ultimo dei quali nel febbraio 1982, 1-1 reti di Vichi e pari dell’ex laziale Pesce.
E del resto solo in tre occasioni su 19 gare di campionato la Sangio ha avuto ragione della Robur con 9 sconfitte e 7 pari, 18 reti fatte e 24 subite. Le vittorie ? Tutte al comunale – Fedini:
5-1 il 17 ottobre 1970, azzurri scesi in campo con maglia bianca e striscia trasversale azzurra in un giorno caldissimo: due goal il mio caro Nello Menciassi, due di Ricci da Marano sul Panaro (terra di frutteti e non solo) e uno di Carlo Ceccotti. Nel finale il punto della staffa bianconero su deviazione in porta di Giovanni Kostner.
Seconda vittoria, nell’anno della C2 con Pierino Cucchi in panchina: 20 maggio 1979, 3-0 con goal di Facchini e doppietta di Paolo Santarelli che ho rivisto in grande forma e che, dalla sua Ciociaria, non manca mai di salutare la nostra gente e gli azzurri. Un grande attaccante !
Ultima e stupenda affermazione sui bianconeri, il 3-2 casalingo del 18 gennaio 2015 in Serie D con doppietta di Romanelli e goal dell’uruguagio Invernizzi a 7 dalla fine (GUARDA QUI) per il completo delirio della Sestini e di tutto lo stadio.
La Sangio di Iacobelli che affronta col morale a mille la parte finale di questo campionato può fare male ai rivali ? Diremmo di sì se affronterà la gara libera di testa e pronta a fare male sportivamente. E chissà che non sia la volta buona della nostra prima vittoria nella conca del Rastrello.