Avevamo immaginato per lui un saluto degno: la celebrazione allo stadio magari con un ultimo giro di pista, i manifesti per la città, un funerale con tante sciarpe biancoazzurre. Ed invece in questi tempi dove si parte in sordina ed anche salutare i nostri cari sembra un lusso, l’atto conclusivo della vita del grande presidente della Sangio Ivo Giorgi è filato via senza celebrazioni e con le lacrime dei figli e dei soli parenti asciugate a distanza di sicurezza.
Con la scomparsa di Ivo avvenuta questa notte a 95 anni ad Arezzo per le conseguenze di questo demone dei nostri giorni, San Giovanni piange oggi quello che è stato il presidente per eccellenza della storia calcistica insieme a Arduino Casprini di cui peraltro lo stesso Ivo fu in qualche modo maestro sul finire degli anni 60, inizio anni 70, sportivamente parlando. Ma se la parabola di capitan Arduino sia come dirigente che come imprenditore si interruppe sul più bello, quella del grande Ivo ha compiuto tutto l’arco sia in salita che in discesa e così va letta anche la sua ultra decennale esperienza alla guida del Marzocco.
Il Giorgi imprenditore nasce in uno scantinato o poco piu di via Firenze quando, da poco giunto dalla natia Sesto Fiorentino, ebbe la lungimirante idea di metter su una piccola decorazione del vetro, un lavoro poi cresciuto a dismisura grazie alle qualità imprenditoriali del soggetto e di un mercato in forte espansione. La sua fabbrica, la Decor e la sua bella casa in Poggilupi sono ancora là, a mostrare la vecchia grandezza e poi la triste decadenza di quel mondo.
Per noi ex ragazzi oramai ma giovani o giovanissimi Ivo rappresenta la prima nostra bella Sangiovannese, lo stadio sempre pieno, la sede con tanto di foresteria in Viale Gramsci e il suo inconfondibile modo di assistere alle partite dietro la porta, camminando lungo il campo in un modo che sarebbe stato ripreso venti anni dopo proprio da Arduino. Con Paolo Storchi e con gli amici del tempo parlavamo spesso con Ivo del ruolo di noi tifosi e delle dinamiche del tifo alla domenica e sempre trovavamo un uomo entusiasta, aperto, disponibile come lo sono le persone coraggiose e illuminate. Uscendo poi dall’ambito cittadino in senso stretto con Ivo Giorgi se ne va oggi l’ultima grande figura dirigenziale di uno sport e di un mondo che non esiste più davvero. Pensi a Dario Scala, a Vasco Farolfi, a Lezio Losi, a Goffredo Del Buffa ed ovviamente a Arduino Casprini per non parlare poi di quelli che allora potevano apparire come semplici collaboratori e che oggi sarebbero autentici giganti.
Caro Ivo, ci hai regalato tante belle domeniche e se la tua parabola di uomo di affari e di dirigente sportivo ha poi avuto un epilogo amaro noi oggi siamo qui a ricordare tutte le cose belle che sono state tantissime. Squadre leggendarie, allenatori mitici, un club apprezzato per stile e signorilità come quando al vecchio Hotel Gallia di Milano tu prendevi le migliori stanze accanto all’elite del calcio di allora e la Sangiovannese era sinonimo di stile e altro ancora.
Ti avremmo voluto salutare con la pompa e il clamore che si riserva ai più grandi, contiamo di farlo insieme ai dirigenti e a tutto il nostro popolo quando ci ritroveremo di nuovo allo stadio.
Carissimo Ivo grazie da tutta San Giovanni e buon viaggio….

Mi associo alle parole del collega Leonardo De Nicola e porgo anche a nome dell’intera redazione le più sentite condoglianze ai figli Massimo, Sandro ed Ughetta

Massimo Bagiardi (responsabile forzasangio.it)