La dirigenza azzurra ha ratificato il passaggio del giovane calciatore Brando Moruzzi alla Juventus, un accordo siglato fra le due parti presso lo J.center di Vinovo alla presenza per la Sangiovannese dei dirigenti Merli, Morandini e Minghi.
Se la memoria non ci inganna e non ci tradiscono i dati di ricerca, Brando Moruzzi è il quinto giocatore a passare direttamente dal vivaio azzurro a quello della più blasonata società calcistica nazionale.
Tutto cominciò nei primissimi anni 60 con il giovane attaccante terranuovese Lazzerini che venne più volte personalmente a visionare al vecchio “Galli” un certo Luciano Moggi al tempo ancora dipendente delle ferrovie dello stato a Civitavecchia e talent scout per hobby.
Fu poi il turno a passare nel vivaio torinese del difensore Leopoldo Rossi che, al pari di Lazzerini, riuscì a ritagliarsi nel tempo anche uno spazio nella prima squadra del Marzocco. Gli sportivi ricordano Poldo in casacca azzurra e nella sua attività come responsabile del parcheggio in via Borsi.
Sempre sul finire degli anni 60 approdò alla primavera juventina Sauro Largiuni, talentuoso centrocampista dai piedi “morbidi” e che conobbe il suo momento di gloria nella Sangio nella stagione di Serie C 1971-72 quando venne lanciato in prima squadra dal tecnico Giovan Battista Fabbri subentrato a Silvano Grassi. Nonostante alcune buone cose la squadra alla fine non riuscì a evitare la retrocessione in Serie D. Per Saurino 21 gettoni di presenza ed una rete, quella messa a segno nella gara casalinga contro il Parma e finita 1-1 dopo il vantaggio ospite di Sega.
Nei primi anni 90 del secolo precedente la nuova proprietà azzurra con in testa il presidente Luciano Lucarelli e i dirigenti Morandini e Sergio Parolai firmarono un accordo di intesa con la Juventus che riguardava il settore giovanile. A San Giovanni scese di persona per il club bianconero un autentica bandiera come Beppe Furino.
Da quell’accordo prese il volo per la città sabauda il giovane attaccante Lorenzo Morandini figlio dello stesso direttore azzurro.
Dopo due anni nella formazione allievi ed uno nella primavera, arrivò anche nell’orbita della prima squadra prima di tornare in Valdarno e contribuire ai successi della gestione Casprini con la doppia promozione dalla serie D alla C1. Di lui si ricordano con fra le altre cose un gran goal all’Arezzo in un derby giocato in notturna davanti a 2000 spettatori.
Parlando di Juve come poi non possiamo non ricordare Fausto Landini, il grande “Cice” che a Torino tuttavia ci andò dalla Roma insieme a Spinosi e Capello nell’estate del 1970. La prima squadra era allenata dal povero Armando Picchi morto da lì a pochi mesi e Fausto, in maglia bianconera, fu fra i più festeggiati protagonisti della celebre gara amichevole disputata allo stadio di San Giovanni il 12 giugno del 1971 davanti a 6000 spettatori assiepati persino ai bordi del terreno di gioco. Finì 3-3 con due goal del neo acquisto Giannini e uno di Ceccotti, entrambi pisani, di Landini, Novellini e Furino per la Juve che prese alloggio all’ Hotel River in Oltrarno ed era già allenata da Vicpalek zio di Zeman. La partita fu fortemente voluta dal grandissimo presidente Ivo Giorgi per festeggiare l’avvenuto rientro in terza serie dopo oltre venti anni di assenza e fu una festa….. di altri tempi !
E un grande giocatore della Sangio, poi, l’incisano e mio grande amico Marco Vastini prima di approdare da noi aveva indossato la maglia bianconera fino ad esordire in coppa Italia con Heriberto Herrera. Sarebbe stato e lo era un talento straordinario Marco, degno di miglior carriera calcistica nonostante maglie importanti come quelle di Novara, Como e Triestina. Ma, cosa abbastanza clamorosa ed inusuale, Sangio e Juve hanno avuto persino un allenatore in comune e si tratta ovviamente di Maurizio Sarri alla guida degli azzurri nelle stagioni 2003-2004 in C2 e 2004-2005 in C1 e poi, quindici anni più tardi, sulla panchina della vecchia signora con tanto di scudetto nel campionato 2019-20, un rapporto il suo con Torino non privo di contrasti ma pur sempre vittorioso.
E nell’equipe sarriana nel vecchio e a me caro capoluogo sabaudo ecco gli ex azzurri Beoni, Picchioni, Nenci ed Andrea Bernini oltre al preparatore atletico e sangiovannesissimo Daniele Tognaccini.
Che dire ora ? Auguri a Brando neo juventino e complimenti alla nostra dirigenza per l’operazione con l’augurio, innanzitutto, che sia foriera per una bella carriera del giocatore che sarà bianconero a tutti gli effetti dai primi giorni di luglio e che vivrà questi ultimi mesi azzurri con il pensiero a Torino.