Enrico Gutili pur un capellino distaccato dalle posizioni di Riccardo Rocchini e Francesco Baiano è pur sempre un nome di stretta attualità per la panchina azzurra. E’ una candidatura che piace alla pari delle altre due, da sei anni ormai è in forza alla Sestese (Eccellenza) dove ha avuto modo di cimentarsi sempre con giovani e ottenere grandi risultati non ultimo il terzo posto conquistato quest’anno. Lo abbiamo avvicinato telefonicamente ieri pomeriggio e non nasconde tutta la voglia che avrebbe nel venire da noi: ” Ho parlato con Del Grosso circa 20 giorni fa, sono stato lusingato della sua chiamata e al tempo stesso sarei lieto e onorato di venire in una piazza come San Giovanni. Dopo 6 anni di Eccellenza avrei propria voglia di riprendermi la Serie D (l’ha fatta a Scandicci n.d.r.) figuriamoci poi con la Sangiovannese che a livello toscano e non solo è una società importantissima. Peraltro già tre anni fa fui vicino a venire con la presidenza Grazi, è un ambiente caldo quello azzurro proprio come piace a me che almeno da calciatore ricordo con grandissimo piacere per averlo affrontato con diverse maglie. Insomma, avete capito che verrei di corsa ma ora tutto sta nel vedere cosa accadrà domani”. Domani – Venerdì – saranno rese note le sentenze di primo grado per la vicenda del calcio scommesse per la quale sono arrivati di deferimenti a carico della Sestese e dello stesso trainer fiorentino. Che si sente totalmente estraneo ai fatti spiegandoci il perchè: ” Non mi attendo niente perchè non ho fatto niente tutto qua. Mi si accusa di aver schierato due anni fa nell’ultima giornata di campionato una formazione poco competitiva per aver favorito l’avversario, peccato però che la settimana successiva avrei dovuto giocare i Play Out e come ogni allenatore del mondo ho preservato i giocatori in diffida e quelli con qualche acciacco proprio per averli a disposizione per la gara che valeva una stagione per tutti noi. Ecco dove è nato tutto questo caos, confido che non arrivino sentenze e semmai giungessero avremo tre giorni di tempo per ricorrere in appello. La cosa in un modo o nell’altro si chiuderà comunque presto, è una spada di Damocle sulla testa che mi perseguita da mesi senza aver fatto qualcosa come tengo a ribadire”. 

Nella foto di qualche anno fa Enrico Gutili sulla sinistra assieme all’ex preparatore dei portieri azzurri Stefano Carboncini