Roberto Fani è diventato specialista delle promozioni in Serie D “in corsa”. Nel 2011 la conquistò con la Sansovino al cospetto di una situazione societaria disastrosa, questa Domenica l’ha fatto nella frazione di Ravenna a Classe con la Sinalunghese festeggiando un traguardo impensabile almeno rispetto a quelli che erano gli obiettivi di inizio stagione: ” Alla fine tutti credevamo nell’impresa ma all’inizio chi se lo sarebbe mai aspettato. Lo scorso anno perdemmo i Play Off per un punto, quest’anno la società ha costruito un organico per tentare di acciuffarli e alla fine ci siamo riusciti grazie al quinto posto. Dopo negli spareggi abbiamo battuto nell’ordine Porta Romana, Fortis e in quelli nazionali Pomezia e Classe. Un risultato storico per Sinalunga che mai aveva toccato un gradino così alto”. Ci sono però delle differenze rispetto al salto in Serie D conquistato anni con la Sansovino: ” Alla Sansovino riuscimmo in quest’intento incredibilmente visto che non c’era società, non vedevamo un Euro da Dicembre e alcuni giocatori provenienti da fuori regione avevano difficoltà anche a fare benzina alla macchina senza parlare poi di vitto e alloggio. Riuscimmo in un vera e propria impresa grazie al gruppo che si unì lasciando fuori dallo spogliatoio tutti i problemi e concentrando le proprie energie sul campo. Ricordo della gara col Civitavecchia, perdemmo 1-3 in casa ribaltando poi nel Lazio il risultato contro una squadra fortissima. A Sinalunga è stato tutto diverso: società presente, tifosi che col passare delle settimane ci sono stati sempre più vicini e squadra che ha preso forte coscienza delle proprie possibilità. Non dico che sia stato facile ma almeno quest’anno il risultato è stato frutto di un’unità d’intenti a 360°”. La sua esperienza con la Sangio tra molti bassi e pochi alti: ” Proprio al termine della cavalcata con la Sansovino nel 2011 io e alcuni giocatori fummo contattati dalla Sangiovannese e onestamente come facevi a rifiutare una società così in Eccellenza. Emersero quasi da subito problematiche economiche, l’avvento dei Grazi poi fu decisivo a metà anno anche perchè non so onestamente se avremmo finito il campionato. Rimpianti ? Alla fine di quel campionato mi prospettarono un programma di ridimensionamento con molti giovani e onestamente non me la sentii di accettare. Dopo però fu costruito un organico di primissimo livello e un po’ male onestamente ci sono rimasto. Ormai comunque è acqua passata, sono felice di ritrovare la Sangiovannese in Serie D”. Quella Serie D che a Sinalunga dovrà vedere un solo ed unico obiettivo: ” Non possiamo che pensare alla salvezza state scherzando ! Mi vedrò coi dirigenti in queste ore ma loro sono ora dietro a situazioni di carattere organizzativo tra tutte lo stadio che dovrà essere adeguato alla categoria. Essendo comunale so che l’amministrazione s’è detta pronta a fare la sua parte e sicuramente sarà così. Ora però godiamoci il meritato riposo”.