Il torrente Lima scende minaccioso dai crinali dell’Appennino e, prima di gettarsi nel Serchio incontra Bagni di Lucca (nella foto) profumo e gloria antica, vecchi alberghi a ricordare una stagione luminosa fin da quando Elisa Bonaparte, una delle sorelle dell’imperatore si trovò paracadutata nel ruolo di duchessa dello stato lucchese insieme all’inetto marito Baciocchi. E la semiramide del Serchio si ingegnò assai per trasformare il piccolo stato avuto in sorte, portando al massimo dello splendore la termale stazioni dei bagni, luogo di incontro in quello che oggi si chiamarebbe il jet set europeo ed internazionale. Dalle terme lucchesi transitarono per anni anche dopo la napoleonide, statisti, politici e lombi nobili di ogni risma. Questo fino alla decadenza a partire dalla metà del secolo decimo nono, resa inevitabile dalla nascita di nuovi e più appetibili luoghi di villeggiatura: ma di questo lontano splendore, i Bagni di Lucca conservano il fascino decadente del tempo che fu……ed allora vale la pena affrontare questa nuova trasferta sportiva gettando un occhio interessato a ciò che ci circonda.

La Sangio del cardinale Del Grosso e del poliziano Caleri marcia a passo più spedito del previsto e fra poco forse sarà il caso di interrogarci anche sulle capacità taumaturgiche di chi riesce a basso prezzo a costruire squadre più che dignitose, anzi. Quando sento parlare di salvezza sorrido, ma non perché sono un incosciente, solo perché i numeri e la classifica mi impongono un realismo non necessariamente votato al ribasso.

Degli avversari di domani ricordo solo che chi scrive venne redarguito dai dirigenti locali per non aver reso giusto omaggio non ai meriti indiscussi, ma alla storia sportiva della società. Non elevandola fra le squadre dal passato più illustre, resi invece un grande merito agli sportivi ed ai dirigenti del Ghiviborgo, bravi peraltro ad allestire squadre dalla cifra tecnica elevata (classifica docet). Ma non crediamo certo di essere smentiti se noi citiamo la giovinezza di questo avversario incrociato per la prima volta dagli azzurri solo tre stagioni fa. E peraltro con un piccolo giallo, legato alla gara di ritorno sul campo neutro di Cascina il 28 febbraio 2016 che vide il rinvio per le prossime condizioni del campo e della struttura.

La partita si giocò 15 giorni dopo a Forte dei Marmi e vide il successo degli azzurri con le reti di Vezzi e Bini e punto segnato dal grande ex Pippo De Gori, un giocatore bravissimo che avrebbe meritato miglior sorte. Vittoria che in parte vendicò l’umiliante sconfitta rimediata al Fedini nel girone di andata, 4 a 0 con doppiette di Pippo e di Taddeucci a favore del Ghiviborgo, squadra che unisce Ghiviborgo e Borgo a Mozzano, l’affascinante cittadina della bella Garfagnana celebre per il ponte del Diavolo che scavalca il Serchio. Ma forse per questa Sangio il diavolo è davvero meno brutto di come lo si dipinge…..avanti !

PS: la partita si gioca al campo posto in località Fornoli, frazione di Bagni di Lucca, nota per il ponte delle catene opera del celebre architetto ingegnere Lorenzo Nottolini che tante opere ha lasciato nello stato lucchese compreso l’acquedotto che noi attraversiamo prima di arrivare al casello autostradale.

Ecco lo splendido ponte delle catene a Fornoli opera dell’architetto Lorenzo Nottolini.