Se le future glorie di Maurizio Sarri e Max Allegri si dovevano misurare dalla doppia sfide fra le loro squadre della stagione di serie C2 non avremmo scommesso una lira che e ‘una per entrambi: due 0 a 0 di una bruttezza inguardabile con tre, quattro tiri in porta in 180 minuti di gioco. Poi, bontà loro, come la storia sia andata a finire è risaputo ma davvero quei confronti non sarebbero rimasti nella mente di nessuno se non per i nobili poi futuri glutei appoggiati sulle panchine.

La storia dei confronti fra Sangio ed Aglianese risulta estremamente datata e prende origine, per quanto riguarda i 9 precedenti in Valdarno, nel campionato di serie C 1947 -1948 quando gli azzurri superarono i neroverdi pistoiesi per 2 a 0 coi goal di Piero Donati e Manenti. Questa la prima sfida giocata a San Giovanni in un arco temporale di 56 anni (per adesso si va appunto dal 1947 al 2003 con la squadra di Agliana che torna al “Fedini” dopo un assenza di 16 anni) e per un bilancio fatto di 6 successi azzurri, 2 pari e una sola sconfitta datata stagione 2002 -2003, sulla panca del Marzocco Beppe Sannino: dopo il goal di Galli la squadra ospite seppe ribaltare il risultato con una doppietta di Graziani negli ultimi 5 minuti della partita ed è questa appunto l’unica affermazione colta dalla squadra ospite nelle 9 gare.

Ma fra i sei successi della Sangio davvero impossibile non ricordare il clamoroso 8 a 0 casalingo del campionato 1957/58 che, alla fine, vide gli uomini di Italo Acconcia conquistare la serie D. Il 20 Aprile 1958 la goleada azzurra fu equamente divisa fra 4 marcatori e qui si entra davvero nel pantheon della storia: furono infatti Gioli, il grande Piero Rossi, il compianto e caro Donato Berini e Paolo Palazzini da Bucine ovvero il secondo miglior marcatore di tutti i tempi dopo Emilio Budruni. L’ultima affermazione risale invece al campionato di promozione 86-87, 1 a 0 con goal di Capaccioli mentre ancora più marcata appare la predominanza azzurra nel computo totale dei 19 incontri giocati contro l’Aglianese: dopo il successo dell’andata in trasferta sono saliti a 10 i successi (30 reti segnate) a fronte di 7 pareggi e di sole 2 vittorie per la squadra pistoiese (12 i goal siglati ). Sarà anche l’occasione per salutare l’ ex capitano azzurro Samuele Mugelli per la prima volta da avversario al Fedini e il tecnico Iacobelli che ha portato la squadra ai play off nella scorsa stagione. Sangio a caccia di un successo nel 2019 incominciato con due pari interni e la sconfitta di Trestina, anche perché è davvero cosa buona e giusta tenere distante la zona play out in un torneo qualitativamente modesto che, oltre a non aver trovato dopo 22 giornate una squadra guida, rischia anche di riservare ancora diverse sorprese e molto per la possibilità reale di vincere e perdere con gran facilità un po’ contro tutte le avversarie o…quasi.