Di Leonardo De Nicola

Io vidi questo Cannara in quarta serie anni ed anni fa, sull’albeggiare dei primi anni 70. Giocava a Figline contro i gialloblù nel loro miglior periodo anti Farruggio: insieme all’immarcescibile Vittorio Casucci tenevano bottega nella città del Ficino i Del Buffa ed i Bigi, questi ultimi miei parenti per parte di mamma. Biglietto ..neanche a parlarne .. sulla porta Lido (segretario) mi vedeva arrivare e bastava un’occhiata complice per sgamare dentro e prender posto in tribuna insieme a 600 -700 persone ed anche di più, ovvero numeri che il Figline mai ha messo insieme neanche in C1 o giù di lì.

Questi tempi di “decadenza” creano più di un dubbio e costringeranno inevitabilmente ad un ripensamento del nostro fare calcio. Un amico fidato mi ha detto che il Montevarchi abbia staccato domenica scorsa non più di 250 biglietti e parlo del Montevarchi e cioè di una piazza “storica” e di una squadra nelle prime posizioni della classifica, È ovvio, il discorso vale anche per noi e per tutti e la sottolineatura del mio buon Serafini su questo sito se un tempo poteva sembrare un po’ patetica oggi suona come un monito e come un riferimento preciso.

Certamente, un campionato così modesto ed avaro di soddisfazioni non aiuta a generare entusiasmo e partecipazione, anzi. La stagione , a meno che non si voglia festeggiare con i fuochi di artificio la salvezza, ha lesinato gioia e altro fra i tifosi e sostenere il contrario appare un esercizio forzato. Saranno il cardinal Del Grosso ed il mio poliziano Caleri a fare tesoro di tutte le negatività stagionali per ripartire con una squadra più credibile anche se costruita forzatamente in economia. E come io dissi in tempi non sospetti è inevitabile che la tavola con pochi ingredienti non risulti sempre apparecchiata nel migliore dei modi, a volte ci si riesce ed altre meno.

Il Cannara scende domani al Fedini per la prima volta, un tempo si sarebbe auspicato fosse anche l’ultima quando la Serie D e questi avversari erano considerati di solo passaggio: i giocatori umbri varcheranno i cigolanti cancelli di uno stadio impresentabile testimone di un’assoluta decadenza. A tutti e dico a tutti i nostri politici che sono a rincorrere un solo voto in più ricordo ancora quali siano le condizioni dell’ impianto di Piazza Palermo e di tenerne in conto dovuto. Ho visto che è sceso nell’agone anche il mio buon Claudio Lalli storica figura del tifo sangiovannese e con lui in ogni lista tanti frequentatori del “Fedini” : gli occhi hanno visto quel che c’è da vedere.

Perché se è vero che ci sono forse e senza forse cose più importanti, da tempo il nostro stadio e le vie adiacenti sono un pessimo biglietto da visita per tutta la città. Senza considerare che dal prossimo anno si potrebbe andare incontro a serie limitazioni per il normale svolgimento della attività sportiva.