Per il terzo anno di seguito gli azzurri chiudono la regolar season del campionato in trasferta: dopo il pari di Ravenna e la sconfitta di Lentgione ecco gli ultimi 90 minuti nella tana del Ponsacco, con tutti i rischi del caso ed una domenica da vivere anche e forse soprattutto …alla radio !

Nei precedenti 86 campionati giocati dalla Sangio in 92 anni di storia ben 55 volte i nostri hanno consumato l’atto finale della stagione fra le mura amiche e soltanto 31 fuori casa ottenendo 41 vittorie, 24 pari e 21 successi con un bilancio dunque largamente in attivo. Fra l’altro la sfida col Ponsacco all’ultima giornata non rappresenta neppure una novità: nel campionato di Serie D azzurri e rossoblu si sfidarono al Fedini per una gara risolta a nostro favore con un goal nei minuti finale di Petriccione. Fra le avversarie affrontate allo scoccare del torneo ricordiamo ben 4 volte la Fortis Juventus, 3 volte la Cuoiopelli ed il Città di Castello, 2 volte Lucchese, Antella, Sarzanese, Grassina e Carrarese. Fra le squadre affrontate una sola volta all’ultima di campionato c’è anche il Montevarchi: il derby del tutto insolito risale al torneo cosiddetto di guerra 1945 e finì in parità, 1 a 1, mentre la vittoria più larga rimane ad oggi quella ottenuta nel 1956 al “Galli” sul Borgo San Lorenzo, 6 a 0 con 4 goal messi a segno da uno dei più grandi attaccanti della storia della Sangiovannese ovvero Piero Rossi passato poi alla Spal nella massima serie e fermato solo da una serie di problemi fisici. Fra le curiosità legate alla ultima giornata, da ricordare nel 1966 la partita contro i sardi del Calangianus che fu anche l’ultima giocata al vecchio stadio e la prima in maglia azzurra di un certo Luciano Ravenni. Dal 2002 al 2008 la nostra squadra giocò per ben 7 volte di fila la giornata conclusiva al Fedini con 2 vittorie con Pro Patria e Forlì, 2 sconfitte con Fano e Sassuolo e 3 pareggi contro Cremonese, Lucchese e Samb.

Per la sfida di domani in Val d’Era la Sangio, come noto, si presenterà con un nuovo tecnico dopo l’inevitabile esonero di Renato Buso. Simone Calori al quale va tutto il nostro affetto è l’allenatore numero 76 della storia biancoazzurra, iniziata con Ezio Bianchi nel 1927. A dire il vero Calori potrebbe riproporre la desueta figura di allenatore giocatore in voga nel calcio di un tempo (ma credo…..non lo farà ). In casa nostra ci sono stati esempi fulgidi come Enzo Neri e Italo Acconcia negli anni 50, Maurilio Prini e Giorgio Michelotti negli anni 60 e Bruno Macchia nella stagione 1975-76 la dove comunque in panchina viligiava il caro Beppe Furelli. Altri tempi !!

Chiudo ricordando i 7 precedenti con il Ponsacco, tutti a livello di quarta serie nazionale e che vedono 3 vittorie azzurre, 3 dei pisani e 1 solo pari ovvero il 2 a 2 a San Giovanni del campionato 2015-2016 alla prima giornata e doppietta di Bucaletti. Nella partita di ritorno il giocatore firmò dopo pochi secondi quella che resta l’unica vittoria nelle tre gare giocate nel pisano. Le precedenti avevano visto altrettanti successi ponsacchini: 2 a 1 nel torneo 2014-15 ed addirittura 5 a 1 il 1 maggio del 1983 quando dopo il vantaggio azzurro di Canneori i rossoblu di casa andarono a segno due volte con Pistoia, due con Balestri ed una con Antonelli con una Sangio tristemente avviata verso la retrocessione: quel giorno di 36 anni fa in campo anche due sangiovannesi doc come Alessandro Renzi e Gianni Picchioni.

Dopo il successo nella gara di andata, sarà oggettivamente durissima per i nostri ragazzi in uno stadio che si preannuncia “caldissimo”. Speriamo che la giornata porti buone notizie e si possa voltar pagina al più presto traendo spunto dai molti errori commessi in questo campionato da parte di tutti. Forza azzurri !

PS: Oggi l’Italia dello sport ricorda i caduti di Superga a 70 anni da quel triste 4 Maggio del 1949. Il Grande Toro appartiene a tutti i tifosi e non solo a quelli granata e le gesta di capitan Valentino e dei suoi compagni sono leggenda pura. Al cimitero dell’Antella riposano da 70 anni le spoglie mortali di Romeo Menti fiorentino di adozione. Oggi tutti saranno ricordati con varie cerimonie, il clou ovviamente al monumentale di Torino e poi nel pomeriggio la messa di suffragio a Superga dove parteciperà tutta la squadra e la dirigenza granata. Anche noi omaggiamo e ricordiamo quella formazione leggendaria che segnò la rinascita morale e non solo sportiva del dopoguerra di casa nostra. Ed un in bocca al lupo grande grande lo facciamo oggi ad Alfredo Aglietti, sangiovannese ed azzurro che da pochi giorni ha preso la guida dell’Hellas Verona

Nella foto qui sopra: il grande Romeo Menti, ala destra della leggendaria formazione granata.