Disegno più sopra curato da Talita De Nicola

La Sangio di Don Francesco Petagna e del presidentissimo Ivo Giorgi cercava punti salvezza sul campo di Via della Palazzina a Viterbo contro i gialloblù di Persenda. Dopo il sonante 3 a 0 sul Giulianova coi goal di Tognaccini, Calisti e Trevisan gli azzurri affrontavano una diretta concorrente, la Viterbese del gran presidente Rocchi e comunque di giocatori importanti come il futuro centravanti viola Ezio Sella, il regista Porcari e l’ala destra Marino Rakar. La Sangio priva dell’infortunato e grande ex di turno Sandro Campani si schiera con Ciappi, Fiore e Tognaccini, Ravenni, Spartaco Landini e Paolinelli Bencini, Malisan, Trevisan, Menciassi e Calisti con un fischietto poi destinato alla serie A come il signor (così si diceva) Lazzaroni di Milano. Piove come Dio la manda quando le due squadre fanno il loro ingresso in campo, tribune stipate come lo erano in quei giorni e tifosi sangiovannesi raccolti dietro lo striscione dei Commandos

Ed io dopo un secolo ricordo ancora quella trasferta con il pullman del solito Brandino con i compagni della domenica di tribuna: Paolo Storchi. Stefano Noferi, Mauro Tanzi, Marco Fratini, Stefano Fabbri, Stefano Caselli, Denio Calbini, Stefano Sestini, Mirio Miniati, Silvana Ciarponi, Clemente Grotti, Jordan Lombardi, il Gonnelli, Claudio Scala, Mario Cellai e Armido con il solido codazzo di sportivi del bar Martini (ed ovviamente altri ancora). Uno 0 a 0 qui ricordo con i portieri inoperosi, il laziale Cenci di scuola biancoceleste ed il mio grande Walter da Gambassi sempre lo stesso 40 anni dopo. E un ritorno a casa tranquilli e sereni come al tempo dove il punto in trasferta era pur sempre un puntone per davvero, senza stare troppo per il sottile a guardare come si raccattava ! Ricordi di gioventù affiorano in questa nuova trasferta in terra di Tuscia sul campo della capolista Monterosi, di cui ignoravo l’esistenza e lo dico senza alcuna supponenza prima che le cronache portassero alla ribalta la squadra locale e questo piccolo comune più vicino alla capitale che non alla città capoluogo di provincia.

E, naturalmente, si tratta di un altra bella novità assoluta per il calcio azzurro nei suoi 92 anni dopo l‘Albalonga ed il campo Albano che ha visto la bella impresa di questa Sangio stabile in alta quota e con una coppia goal Mencagli -Guidotti da seguire con attenzione.

Sul campo di Monterosi i tifosi rivedranno all’opera quel Renan Pippi che fu azzurro in una delle stagioni più tristi poi conclusa con il fallimento calcistico. Ma questa squadra di Calori ha sangue buono e giovane ed il cappello cardinalizio di Del Grosso ha estratto ancora come sembra il coniglio vincente.

Se si passa anche domani si va verso un Natale da protagonisti assoluti, regalo imprevisto e gradito per tutti.