Di Leonardo De Nicola
I memorabili tempi di oggi, un anno dopo l’infausta giornata di Colle. Il calcio, lo sport, per chi lo conosce e lo pratica. riflette l’andamento sinusoide ed ancor più della nostra vita terrena: per questo l’età non più verdissima e l’aver pascolato a lungo per campi e colline mi porta sempre a rinfrancare i tifosi più giovani nei momenti di sconforto sportivo: un anno dopo le lacrime calde di Colle, la bella Sangio forgiata dal duo Caleri – Del Grosso si appresta a disputare i meritatissimi play off di serie D, dopo essersi tolta la non piccola soddisfazione di mettersi alle spalle un Montevarchi partito con squilli di tromba e reduce per me da un campionato apparentemente inferiore alle attese soltanto perché frutto di eccessive aspirazioni alla vigilia, malcelate dai dirigenti e dalla critica .
Prima di intraprendere la quindicesima coda stagionale negli ultimi 30 campionati giocati (se non è un record nazionale poco ci manca per davvero ..) attende gli azzurri di Iacobelli (un bravo va rivolto anche a lui) la trasferta emiliana di Lentigione, piccolo centro del comune di Brescello che i tifosi azzurri conobbero la prima volta l’8 giugno del 2014 nella finale di andata dell’Eccellenza, Domenica di sudore e di zanzare, domenica tipicamente estiva e bassaiola, dove il caldo ti entra nel cervello con gli odori puzzolenti della campagna circostante e del maiale qui elevato a sacra divinità commestibile e fonte di sostentamento. La gara venne decisa da un calcio di rigore di Pippo De Gori e diede il là al ritorno in quarta serie maturato sette giorni più tardi nella sfida di ritorno sul campo neutro di Borgo San Lorenzo, a causa delle intemperanze dei nostri tifosi nella trasferta reggiana (ma Lentigione è più vicina a Parma ed è quasi sul confine della provincia ducale che inizia a Sorbolo).
E comunque, il goal di De Gori nella prima partita ha segnato anche l’unica vittoria riportata sul Lentigione in 5 gare disputate: dopo il pari di Borgo le ultime 3 partite han visto 3 su 3 nettissime vittorie degli emiliani, capaci di rifilare ai malcapitati azzurri ben 11 reti (a 3): dopo la doppia sconfitta rimediata nello scorso campionato (2 a 4 al Fedini e 1 a 4 al ritorno) il trend negativo si è clamorosamente confermato in occasione della partita di andata giocata quest’anno a San Giovanni con gli emiliani vittoriosi per 3 reti a 0 nella per me peggior prestazione stagionale della truppa di Iacobelli, gara recuperata dopo l’alluvione che aveva colpito il territorio reggiano.
Ricordo anche che la Sangio ha chiuso sul pari le ultime partite dell’ultima giornata sia lo scorso anno a Ravenna che nel 2016 al Fedini contro il Città di Castello di Calori e Missaglia. Per ritrovare gli azzurri vittoriosi al passo di addio della regolar season bisogna tornare al 10 maggio 2015, 1 a 0 al Ponsacco con goal di Petriccione, mentre non perdiamo all’epilogo addirittura dal 13 maggio 2007 in C1, 2 a 3 interno contro il Sassuolo reti di Basso e Pettinari. Ed ora Lentigione, gara che penso andrà a cambiar poco nella griglia dei play off e che vedrà molti tifosi azzurri con l’occhio e l’auto già puntata in direzione Imola.
Nella foto l’invasione azzurra a Lentigione nello spareggio dell’8 Giugno del 2014