Scritto da Leonardo De Nicola

Il suo viaggio giornaliero dall’albergo “La Bianca” allo stadio era un pellegrinaggio laico vero e proprio con tanti sportivi che lo avvicinavano chiedendogli della squadra e delle ultime novità. Perché allora per davvero il calcio locale era patrimonio di un’intera città ed era più facile fare la conta dei non interessati che non dei tifosi militanti. Mi pare di vederlo oggi… Don Francesco con quel suo giubbottino colore verde bottiglia, l’andatura spedita e quella sua parlata pugliese infarcita della lingua triestina, la terra giuliana che era diventata la sua casa da quando aveva vestito la casacca alabardata. Quinto giocatore di ogni tempo della fu gloriosa Triestina con 274 gettoni di presenza dietro a Pasinati, Costantini, Cerone e Colaussi. Anni di Serie A con sfide importanti che facevano fremere il vecchio “Grezar”, lassù sulla collina amata anche da Umberto Saba e che oggi accoglie i resti mortali di tutti i triestini celebri e no nel vicino cimitero di Sant’Anna.
Francesco Petagna, il recordman di panchine azzurre, arriva a San Giovanni nell’estate 1973. Lui, tecnico di fama per aver diretto anche la Spal nella massima serie nazionale, accetta l’offerta ambiziosa di Ivo Giorgi partendo dalla quarta serie.
E fu subito trionfo, prima di costruire o perfezionare la squadra delle meraviglie in Serie C, quella del quarto posto infarcita anche di fedelissimi di Petagna come Bruno Macchia, Marco Vastini, Gildo Rizzato.
Al termine di quel campionato ci fu il ritorno a Ferrara alla corte del duca estense del pallone, Paolo Mazza, prima dello sfortunato bis dalle nostre parti culminato con la retrocessione nel 1976-77 .
E ancora, un altro ritorno quando la stagione gloriosa di Giorgi stava però declinando ed anche l’uomo di Trieste non era forse più lo stesso di prima. Ma il suo ricordo resta indelebile anche a distanza di tanti anni per le nostre generazioni che ne hanno apprezzato le qualità tecniche ed umane. Sarebbe bello che a novembre, in occasione del centenario della nascita, società e tifosi lo ricordassero come merita. Un abbraccio carissimo Francesco dei nostri anni più belli !

La foto di un Juve -Triestina con i capitani Petagna e Boniperti