Atos Rigucci, tutti noi in fondo, sarebbe voluto tornare da Cenaia con i tre punti in tasca ma alla fine non si è andati oltre un pareggio che, comunque, anche per i risultati giunti dagli altri campi, si può accettare con moderata soddisfazione. Il tecnico azzurro parla così della partita giocata in terra pisana: “Chiunque di noi avrebbe voluto vincere, anche perché in caso di tre punti avremmo per davvero chiuso il discorso salvezza. Ma alla fine va bene così, siamo arrivati a questo appuntamento pieni di infortuni, Benucci l’ho dovuto sostituire perché aveva preso una botta alla coscia e, cosa da non trascurare, c’è anche un avversario che seppur retrocesso ha comunque dimostrato non soltanto domenica ma nelle settimane precedenti di voler chiudere dignitosamente. È chiaro, senza quel pasticcio in occasione del vantaggio loro probabilmente avremmo indirizzato la partita su altri binari ma alla fine un punto credo sia giusto per quello che le squadre hanno dimostrato”. Il nostro mister vai poi dritto al nocciolo della questione: “Questa squadra nelle ultime sette trasferte ha totalizzato cinque vittorie e due pareggi, tutti credo avrebbero firmato per un cammino simile fuori dal nostro stadio e anche domenica i ragazzi hanno dato il tutto e per tutto pur di arrivare al successo. Ma poi, cosa vuoi rimproverare a un gruppo che ha fatto una rimonta simile nel girone di ritorno? Un po’ di flessione credo sia logica dopo un cammino così esaltante. La salvezza è nelle nostre mani, manca ancora qualcosina ma anche c’è chi sta peggio non scordiamocelo mai. Difenderò sempre questo gruppo, lo vedo lavorare tutti i giorni e denoto sempre più non soltanto le qualità tecniche ma in particolar modo quelle umane”.