Livorno-Figline 1-1
LIVORNO: Albieri; Ronchi, Brenna, Savshak (10′ st Fancelli); Curcio (10′ st Brisciani), Bellini, Tanasa (21′ st Luci), Nardi (18′ st Sabattini), Camara; Cesarini, L. Henrique (33′ st Mutton). A disp. Ciobanu, Nizzoli, Ferraro, Giordani. All.: Favarin
FIGLINE: Pagnini; Banchelli, Dema, Sabatini, Ficini, Zellini (40′ st Iaiunese), Cavaciocchi, Caggianese, Torrini, Zhupa (18′ st Malpaganti), Diarra. A disp. Simoni, Orpelli, Berti, Fiore, Bonavita, Albiani, Galli. All.: Tronconi
ARBITRO: Liotta di Castellammare di Stabia
RETI: 15′ Luis Henrique, 90′ rig. Torrini
NOTE: ammoniti Brenna.
Il Figline resta avversario ostico per il Livorno, dopo le sfide promozione di due anni fa la gara al Picchi tra gli amaranto e i giallo blu è terminata con il risultato di 1 a 1 ed è certamente un risultato amaro per gli uomini di Favarin i quali si sono visti raggiungere sul pari solo al 45′ minuto del secondo tempo. A gli ospiti va certamente il merito di non essersi mai persi d’animo e di averci provato fino all’ultimo minuto. La gara era cominciata nel verso giusto per il Livorno che nel primo tempo ha controllato il gioco ed il campo per gran parte del tempo e si è reso pericoloso soprattutto sulla fascia sinistra dove Curcio, Nardi e Cesarini hanno trovato una ottima intesa. Nei primi minuti di gioco Cesarini di testa è fermato solo dall’incrocio dei pali mentre il vantaggio dei labronici arriva intorno al quarto d’ora di gioco e porta la firma di Luis Henrique abile nello sfruttare un pallone rimasto vagante in area avversaria. Nella ripresa il Livorno prova a gestire la partita e forse colpevolmente abbassa notevolmente il proprio raggio d’azione, il Figline resta in gara seppur creando pochissime occasioni e nei minuti finali di gara sugli sviluppi di una punizione dalla fascia destra ottiene un calcio di rigore per una trattenuta in area. Il penalty è trasformato da Torrini, Ronchi è espulso e i 5′ minuti di recupero concessi dall’arbitro signor Liotta non bastano a Luci e compagni per trovare nuovamente il gol del vantaggio. Si tratta di un passo falso che lascia gli amaranto a 5 punti dalla vetta, ma che deve necessariamente essere di insegnamento per il futuro. Il secondo tempo giocato dalla squadra di Favarin, oggi in maglia bianca, è sembrato troppo rinunciatario e non pericoloso dalle parti di Pagnini. Prossimo impegno in campionato a San Giovanni Val d’Arno contro la Sangiovannese domenica prossima, 10 dicembre. FONTE: amaranta.it

Mob.Ponsacco-Tau Altopascio 2-2
MOBILIERI PONSACCO: Fontanelli, Italiano (88′ Milli), Bardini, Hanxhari (46′ Matteoli), Panattoni, Nieri, Milani, Grea, Nannetti (46′ Fisher), Regoli, De Vito. A disp.: Falsettini, Fasciana, Macchi, Innocenti, Sivieri, Mogavero . All.: Bozzi Francesco
TAU CALCIO: Di Biagio, Zini, Bernardini, Alessio, Bruzzo, Manetti (78′ Perillo), Meucci, Noccioli (60′ Capparella), Bruno (54′ Malva), Andolfi, Vellutini (68′ Quilici). A disp.: Di Cicco, Odianose, Piccini, Bartelloni, Di Fatta. All.: Venturi Simone
ARBITRO: Marco Casali di Cesena
RETI: 3′ Manetti, 27′ Andolfi, 49′ Grea, 70′ Italiano
NOTE: Espulso Nieri per doppia ammonizione al 77’. Ammoniti De Vito, Milli, Matteoli, Zini, Vellutini.
Pan per focaccia: i casi del calcio… la scorsa stagione il Ponsacco si vide raggiungere dal 2-0 dal Tau nella gara del Comunale, stavolta accade esattamente il contrario. Sono i pisani a rimontare dal doppio svantaggio conquistando un punto che cambia poco la classifica dei rossoblu ma che dà morale in vista nello sprint finale del girone d’andata. E dire che il match nel primo tempo ha parlato chiaramente lucchese con il Tau in vantaggio già al 3’ grazie a Manetti che rompeva l’iniziale equilibrio. La squadra di Venturi controlla bene il match, il Ponsacco non reagisce e il raddoppio pare la cosa più ovvia e arriva prima della mezzora con il livornese Andolfi. Ma nella ripresa il match anche perché i padroni di casa hanno la fortuna e la bravura di dimezzare subito le distanze con Grea: l’1-2 dà coraggio al Ponsacco e invece inspiegabilmente toglie sicurezze agli ospiti che si fanno schiacciare dagli avversari. E così il pareggio, conquistato dall’ultimo arrivato vale a dire Monè Italiano, ragazzo del 2005 ex Fiorentina che arriva dalla prima parte di stagione con il Gozzano, pare anche la conseguenza più logica alla generosità del Ponsacco.

Pianese-Orvietana 1-1
PIANESE: De Fazio, Morgantini (69′ Papini), Gagliardi (88′ Lo Porto), Miccoli (69′ Alagia), Polidori, Boccadamo, Remy, Simeoni (62′ Lulli), Kouko, Ledonne, Mastropietro (58′ Mignani). A disp.: Borghini, Tognetti, Pinto, Liso. All.: Prosperi Fabio
ORVIETANA: Marricchi, Caravaggi, Gomes, Vignati, Ricci, Congiu, Mafoulou, Manoni, Marsili (65′ Veneroso), Fabri, Stampete (80′ Siciliano). A disp.: Rossi, Lorenzini, Ciavaglia, Onishenko, Osakwe, Di Natale, Santi. All.: Fiorucci Silvano
ARBITRO: Dario Acquafredda di Molfetta
RETI: 54′ Congiu, 70′ Kouko
NOTE: Espulso Congiu. Ammoniti Kouko, Marricchi, Gomes.
Un punto preziosissimo quello che conquista l’Orvietana a Piancastagnaio contro la capolista. Senza Orchi e Greco, Fiorucci parte con il 4-4-2: viene preferito Congiu a Siciliano e c’è un under in più: prima maglia da titolare per Mafoulou. Doveva essere la gara contro i tre ex, invece Proietto è fuori causa per infortunio, mentre Alagia e Mignani partono dalla panchina. L’Orvietana deve soffrire nel primo tempo, stringere i denti, saper aspettare, contro i bianconeri che dimostrano di meritare la vetta della classifica. Un palo dopo due minuti salva l’Orvietana sul diagonale di Mastropietro, poco dopo Marricchi fa un mezzo miracolo su Boccadamo, insomma in avvio sembra un assedio. L’Orvietana si fa vedere con i due centrali di difesa: da una punizione di Manoni, Congiu di testa fa sponda per Vignati, che finisce a terra in area, ma l’arbitro fa cenno di proseguire. Fiorucci capisce che Boccadamo è imprendibile e arretra Manoni in difesa, passando a cinque dietro. La Pianese però con Miccoli sfiora di nuovo il gol, serve un’altra gran parata di Marricchi. È il momento di stringere i denti per l’Orvietana, la Pianese guadagna 4 corner consecutivi, ma la difesa sbroglia in ogni occasione. Il gol sembra invece cosa fatta a dieci minuti dall’intervallo quando sempre Boccadamo serve Mastropietro che vede Simeoni solo a un metro dalla porta: clamoroso l’errore del giocatore di casa che manda alto. L’Orvietana si rivede nel finale di tempo con Marsilii, lanciato da Stampete, che calcia debole e poco dopo con un colpo di testa di Vignati parato facile da De Fazio. Si va al riposo sullo 0-0 e ad inizio ripresa è l’Orvietana a partire meglio: Stampete viene lanciato sul filo del fuorigioco, si attarda un po’ e Polidori recupera, la conclusione di Stampete finisce a lato. Ma poco dopo ecco il vantaggio: a seguito di un corner, un primo colpo di testa di Marsilii finisce sulla traversa, ma sulla ribattuta Congiu, sempre di testa, non sbaglia e manda avanti l’Orvietana. Difesa di casa piuttosto ferma nell’occasione. Ecco che allora Prosperi manda in campo Mignani. La reazione della Pianese è rabbiosa, prima Kouko manda ti poco alto, Remy poi serve al centro ma né Lulli, né Kouoko ne approfittano. Al 26’ arriva il pareggio: una punizione ben calciata da Ledonne dalla trequarti manda palla a centro area, dove Kouko salta più in alto di tutti e pareggia. L’Orvietana però non si scompone, prova anche qualche ripartenza, intanto era entrato Veneroso per Marsilii. Ma a complicare tutto arriva il rosso diretto a Congiu: a dieci dal 90’ l’arbitro, fin qui piuttosto schivo a tirar fuori cartellini (appena tre di cui uno per proteste e uno per perdita di tempo) punisce con il rosso diretto l’intervento a centrocampo di Congiu diretto sulle gambe dell’avversario. Il classico cartellino arancione che, visto il metro di giudizio per tutta la gara, si aspettava diventasse giallo. E invece l’Orvietana rimane in dieci per la quarta volta consecutiva (rossi a Orchi nel recupero di Poggibonsi, a Manoni a Ghiviborgo e a Greco domenica scorsa). Fiorucci inserisce Siciliano. La Pianese si riversa in attacco, ma con foga e confusione, nulla in confronto delle belle trame del primo tempo. L’Orvietana in dieci pensa a difendere, ma riesce anche a tenere lontano gli avversari per quanto possibile dalla propria area. Il triplice fischio sancisce la conquista di un punto di platino. FONTE: orviatancalcio.it

Poggibonsi-Seravezza 1-1
POGGIBONSI: Di Bonito, Mazzolli, Cecchi, Camilli, Motti, Saccardi, Bigozzi (65′ Mencagli), Barbera (87′ Marcucci), Borri, Di Paola, Gucci. A disp.: Baracco, Ceccherini, Tanganelli, Sebastiano, Iania, Corcione, Martucci. All.: Calderini Stefano
SERAVEZZA: Lagomarsini, Salerno, Granaiola, Putzolu (67′ Camarlinghi), Brugognone (71′ Bonafede (33)), Ivani (71′ Delorie), Benedetti, Mugelli (63′ Del Rosso), Bedini, Mannucci, Coly. A disp.: Lorenzoni, Loporcaro, Sforzi, Maccabruni F., Lopez Petruzzi. All.: Amoroso Christian
ARBITRO: Silvio Torreggiani di Civitavecchia
RETI: 40′ Benedetti, 49′ Motti
NOTE: Espulso Bedini. Ammoniti Barbera, Coly, Del Rosso.
Ha assaporato la vetta solitaria della classifica di Serie D il Seravezza per qualche frangente della prima domenica di dicembre mentre la Pianese stava pareggiando 1-1 con l’Orvietana. Ma alla fine 1-1 ci è finita anche la partita dei versiliesi che sono stati ripresi ad inizio secondo tempo, chiudendo poi pure in inferiorità numerica (complice l’espulsione di Bedini) e portando comunque a casa un buon punto da una trasferta difficile. Dopo ben quattro vittorie di fila questo segno X esterno è dunque accolto bene dai verdazzurri, che infilano così il loro settimo risultato utile consecutivo. Il match ieri allo “Stefano Lotti“ si era messo bene per la squadra di Christian Amoroso, che nel suo 4-2-3-1 iniziale stavolta preferisce Mugelli a Camarlinghi. Il portiere 2004 dei leoni valdelsani Di Bonito (che sostituiva tra i pali l’infortunato Pacini) rischia di combinarla grossa regalando palla a Benedetti ma poi ci mette una pezza negandogli il gol. Rete che tuttavia per il numero 9 versiliese arriva al 40’ (servito dal 2005 Brugognone) grazie anche ad una deviazione di Bigozzi (che poco prima nell’area opposta aveva sparato alto da buona posizione) dopo sterzata e controsterzata. Lo 0-1 firmato dall’”Aeroplanino-kilerr” però non scoraggia il Poggibonsi che si riorganizza e al rientro dall’intervallo pesca l’1-1 col bel pallonetto di Motti lanciato il verticale dalla palla sopra illuminante di Mazzoli che inchioda la retroguardia ospite. Il Seravezza resta in 10 per il rosso a Bedini (fallo da ultimo uomo appena fuori area). E resta 2° a -1 dalla vetta. (La Nazione)

Real Forte Querceta-Grosseto 1-3
REAL FORTE QUERCETA: Gatti, Ndiaye, Michelucci (41’st Masi), Lazzoni (1’st Scarpa), Tognarelli, Vietina, Gabrielli, Pecchia (1’st Dal Pino), Pegollo, Podestà, Bertipagani (1’st Meucci). A disp.: Luci, Bargellini, Avdillari, Morana, Chaabti. All.: Buglio.
GROSSETO: Raffaelli, Cretella (45’st Carannante), Schiaroli, Giustarini (24’st Rinaldini), Sabelli, Marzierli, Riccobono, Macchi (45’st Grasso), Bensaja (43’st Bruni), Saio, Arcuri. A disp.: Chilà, Aprili, Gianassi, Giuliani, Rotondo. All.: Bonuccelli.
ARBITRO: Alessandro Dallagà di Rovigo, coad. da Guido Junior Cucchiar di La Spezia e Yassine El Hamdaoui di Novi Ligure.
RETI: 5′ Marzierli, 40′ Cretella, 50′ Pegollo, 88′ Arcuri
NOTE: Ammoniti Tognarelli, Saio, Ndiaye, Riccobono. Angoli 3-6. Recupero 3’+5’.
La cronaca del match. 2’ Calcio piazzato per il Grosseto. Bensaja tocca corto per Riccobono, che avanza e sferra la botta da fuori. Ndiaye si immola e fa carambolare il pallone in calcio d’angolo. Sul corner successivo Riccobono scodella. Svetta Cretella, senza però inquadrare lo specchio della porta. 5’ Grosseto in vantaggio con una rete dalla qualità sopraffina. Saio ci crede e tiene vivo un pallone sulla linea laterale, destinato ad uscire. Il difensore chiede e ottiene il triangolo con Arcuri. Saio galoppa sulla sinistra e pennella al centro. Sbuca Marzierli, che in spaccata segna un gran goal. Grifone avanti con l’ottavo centro in campionato di Edoardo Marzierli. 15’ Bensaja fa viaggiare Saio in sovrapposizione. Il difensore serve l’assist nel cuore dell’area per Giustarini, che viene murato al momento della battuta. Il pallone schizza sottorete in zona Arcuri, ma il secondo assistente segnala il fuorigioco del classe 2004. 17’ Calcio d’angolo per i padroni di casa. Cretella pulisce l’area di rigore. Pegollo si produce in una rovesciata dal limite. Bel gesto tecnico, ma soluzione fiacca. Pallone sul fondo. 22’ Occasione Real Forte Querceta. Punizione sul palo lungo di Podestà. Irrompe Pecchia di testa. Schiaroli salva in prossimità della linea di porta. Il Grosseto poi riesce a liberare. 23’ Giustarini addomestica la sfera e scarica un destro terrificante di controbalzo dai venticinque metri. Conclusione che sibila la traversa. 27’ Bensaja allarga per Saio, che sforna un altro cross interessante. Marzierli la schiaccia. Poi la sfera rimane lì. Marzierli ancora prova la stoccata con il destro. Intervento di istinto con i piedi del portiere Gatti. 31’ Imbucata di Tognarelli. Pegollo viene incontro e offre la sponda a Podestà, che batte con il destro. Bordata potente che sorvola la traversa. 37’ Lazzoni sbaglia completamente il disimpegno in uscita. Ne approfitta Sabelli, che avanza e preferisce sferrare direttamente rasoiata dal limite. Si accartoccia il portiere Gatti. Tiro strozzato. 39’ Altro cross al bacio di Saio. Sabelli si avvita. Il pallone a scendere viene alzato con la punta delle dita in angolo dal portiere Gatti. 40’ Raddoppio del Grosseto. Tiro dalla bandierina di Bensaja. Marzierli fa la torre sul secondo palo. Schiaroli pizzica il pallone di testa. Sottomisura è ben appostato Cretella. Il capitano biancorosso ribadisce in rete di testa, prendendo il tempo a Pegollo e a Bertipagani. 47’ Si inceppa lo schema del Grosseto su punizione. Bensaja pesca rasoterra Riccobono fuori area. Tiro alle stelle. 1’st Assolo di Podestà che sulla sinistra converge e scodella in mezzo. Torsione del neo entrato Scarpa. Sfera che sorvola la traversa. 4’st il Real Forte Querceta accorcia le distanze. Raffaelli rilancia. Giustarini stacca, ma rimanda il pallone all’indietro di testa. Bensaja non riesce a spazzare via. Subentra nell’azione Pegollo, che si infila tra le maglie della retroguardia del Grosseto e fa secco Raffaelli con un preciso diagonale. 7’st Infilata di Podestà. Pegollo schiaccia di testa. Soluzione molle. 14’st Grande chance per il Grosseto. Riccobono scucchiaia per Cretella, che supera Meucci e propone il cross. Macchi buca di testa. Marzierli in caduta schiaccia il pallone da ottima posizione. Il pallone non entra. 18’st Suggerimento di Saio. Svetta Sabelli. Bensaja si coordina da fuori. Blocca il portiere Gatti. 19’st Invito di Bensaja. Giustarini si gira in un fazzoletto e calcia. Si oppone Gatti. 21’st Viaggia alto Arcuri. Ndiaye allontana lo spiovente. Sabelli controlla ed arma il destro. Facile per il portiere locale. 24’st Punizione da posizione invitante per il Grosseto. Il tiro di Riccobono si stampa sulla barriera. Il trequartista ha una seconda opportunità. Staffilata velenosa con il mancino. Miracolo di Gatti che si allunga alla sua destra e respinge lateralmente, disturbato da una selva di gambe. 27’st Angolo di Bensaja. Gatti con i pugni salta più in alto di Cretella. Rinaldini prova a indirizzare verso lo specchio, ma viene schermato. 31’st Pennellata dalla destra di Rinaldini. Marzierli sale in cielo, ma non calibra l’inzuccata con la precisione necessaria. Pallone alto. 34’st Parabola di Meucci dalla corsia di destra. Pegollo si allunga, provando a girare la sfera verso la porta. Pallone larghissimo alla destra di Raffaelli. 44’st Il Grosseto chiude la partita con un’azione di contropiede. Macchi riceve sul vertice dell’area, sterza e sprigiona il diagonale. Il portiere Gatti dice di no. Arriva a rimorchio Arcuri, che spinge in porta il tap-in del nuovo doppio vantaggio biancorosso. 47’st Punizione a girare di Podestà. Raffaelli inghiotte il pallone.

S.Donato Tavarnelle-Aquila Montevarchi 3-1

SAN DONATO TAVARNELLE: Manzari, Sichi (88’Forconi), Nobile, Videtta, Calamai (84′ Panicucci), Frosali, Barazzetta, Marianelli (70′ Di Blasio), Neri, Bellini (73’Gjana), Belli (57’Papalini). A disp.: Campinotti, Diana, Giubbolini, Seghi, Panicucci. All.: Lorenzo Collacchioni.
AQUILA MONTEVARCHI: Spurio, Artini, Muscas, Priore, Conti (21’Lorenzini), Pardera, Stefoni, Lischi, Virgillito, Messini (70′ Lucatuorto), Boncompagni (62′ Ciofi). A disp.: De Gennaro, Bigazzi, Giusti, Quaresma, Lorenzini, Croci, Cheddira. All.: Simone Calori.
ARBITRO: Mattia Maresca di Napoli, coad. da Federico Giovanardi di Terni e Mauro Ottobretti di Foligno
RETI: 11′ Bellini, 45′ Pardera, 90′ Neri, 94’ Barazzetta
NOTE: Ammoniti Stefoni, Barazzetta, Pardera, Messini, Marianelli, Sichi. Espulso al 46′ Stefoni.
Vittoria fondamentale per il San Donato Tavarnelle di mister Collacchioni che prosegue la sua striscia positiva con 2 vittorie in altrettante gare. La sfida con l’Aquila Montevarchi si sblocca al minuto 11′ con Bellini che raccoglie una respinta di Spurio dopo una conclusione di Neri; il suo traversone inganna l’estremo difensore ospite con il pallone che finisce in rete. Al minuto 22 ‘ Stefoni con una deviazione volante su calcio d’angolo a rendersi pericoloso per l’Aquila Montevarchi. Al 40′ si rivede il San Donato Tavarnelle con Frosali che vola in cielo, colpendo di testa ma il pallone finisce fuori. Al 45′ il pareggio degli ospiti con Pardera che con un tiro nell’area piccola manda le squadre negli spogliatoi con il punteggio di 1-1. Al primo minuto della ripresa l’episodio che cambia completamente il volto della partita: Stefoni, già ammonito nel primo tempo, stende Belli sulla corsia di sinistra. Per il direttore di gara non ci sono dubbi, secondo giallo e Aquila Montevarchi in 10 uomini per tutta la ripresa. Il San Donato Tavarnelle ha subito una occasione importante con Videtta al 48′ che di testa, da pochi passi, spedisce alto. Al 54′ ci prova Neri dalla distanza ma la sua conclusione finisce fra le bracca di Spurio. Al 57′ e 64′ due occasioni per gli ospiti con Virgillito prima e Lischi poi. Al 73’ si rivede il San Donato Tavarnelle che si rende protagonista di un goal ‘fantasma’: Neri calcia in area di rigore, deviazione giallo blu di Papalini sotto misura, la difesa ospite, con il dubbio che la sfera possa aver varcato la linea di porta. Al minuto 84′ ci prova Gjana dalla distanza, pallone fuori. Quando la partita sembrava destinata al pareggio, ecco che al 90′ prima e poi al 94′ arrivano le reti della vittoria per i padroni di casa. Neri fa un gran lavoro al limite dell’area di rigore, si gira e con un diagonale che tocca il palo, trova il gol che aveva cercato da molto tempo. Al 94′ Gjana lavora un bel pallone in contropiede per Barazzetta che, sotto misura, non può sbagliare. Finisce 3-1 per il San Donato Tavarnelle. Prossima sfida a Grosseto domenica 10 dicembre. FONTE: sandonato-tavarnelle.it

Sangiovannese-Cenaia 1-0
SANGIOVANNESE (4-3-3): Barberini; Di Rienzo, Farini, Rosseti, Simonti; Nannini (8’ st Disegni), Baldesi (42’ st Massai), Sacchini; Bartolozzi, Regolanti(24’ st Iaquinta), Oubakent (8’ st Benucci). A disp.: Timperanza, Ratti, Dei, Campo, Senesi. All.: Rigucci
CENAIA (4-5-1): Baroni; Pasquini (1’ st Picchi), Signorini, Scuderi, Simonini (20’ st Manfredi); Papini, Caciagli, Rustichelli (11’ st Bartolini), Sanyang (40’ st Tognocchi), Borselli (30’ st Quilici); Macchia. A disp.: Simoncini, Rossi, Malara, Di Bella. All.: Iacobelli
ARBITRO: Antonio Spera di Barletta, coad. da Silvia Scipione di Firenze e Leandro Claps di Potenza.
RETI: 5’ Regolanti
NOTE: Spettatori 350 circa. Ammoniti: Caciagli, Baldesi, Sanyang
Successo chiave per la Sangiovannese che conquista tre punti, sia pure dopo una partita non bella, contro una diretta concorrente, il Cenaia dell’ex Iacobelli. Il match si mette subito bene per i valdarnesi che al 5’ sono subito in vantaggio: lancio in profondità per Regolanti che con un bel mancino di controbalzo porta subito avanti i locali. Al 10’ progressione di Simonti, il numero tre da posizione defilata si trova davanti a Baroni ma gli calcia addosso. Cenaia fa maggior possesso palla nei primi 20 minuti, ma il risultato sorride ai padroni di casa. Al 20’ sponda di testa in area di Sacchini per Simonti che mette di poco sul fondo. Il primo tempo si conclude con il vantaggio della Sangio: pare però palpabile la paura di portare in fondo questo risicato vantaggio. Nella ripresa Barberini è decisivo al 2’: bravo con i pugni a deviare in angolo una fucilata dal limite di Macchia. Al 10’ viene annullato un gol al Cenaia con Sanyang che però era in posizione di fuorigioco. Il Cenaia schiaccia schiacciando la Sangio nella sua metà campo ma senza essere troppo pericoloso. Al 24’ Macchia conclude alto dal limite. I locali rispondono al 27’: traversa scheggiata da Sacchini su calcio di punizione dal limite. Non cambia più il risultato fino al triplice fischio: bene il risultato per la Sangio (ma non la prestazione); il Cenaia ha provato a fare la partita ma i limiti offensivi sono evidenti.

Trestina-Follonica Gavorrano 1-0
TRESTINA: Fiorenza, Dottori, Bucci, Menghi, Contucci, Sensi, Belli, Omohonria, Tascini, Di Nolfo, Marietti. A disp.: Migliorati, Luchetti, Pica, Irione, Bartolucci, Tosti, Soldani, Cardaioli, Giuliani. All.: Ciampelli.
FOLLONICA GAVORRANO: Filippis, Ceccanti, Pignat (13’ st Origlio), Dierna, Pino (28’ st Regoli), Souare (28’ st Grifoni), Masini (28’ st Barlettani), Lo Sicco (39’ st Modic), Ampollini, Botrini, Marcheggiani. A disp.: Bianchi, D’Agata, Mezzasoma, Bellini. All.: Masi.
ARBITRO: Castelli di Ascoli Piceno, coad. da Maroni di Fermo, Galieni di Ascoli Piceno.
RETI: 66′ Tascini.
NOTE: Recupero 2’+6’. Ammoniti Menghi, Dottori, Marietti, Tascini. Espulso Ampollini al 76’ per doppia ammonizione.
Quello di Trestina si conferma un campo difficile per il Follonica Gavorrano, che perde l’imbattibilità dall’inizio del campionato dopo 13 risultati utili consecutivi. La formazione di casa batte i biancorossoblù per 1-0, dopo un primo tempo scialbo e una ripresa in cui gli episodi invece non mancano. Primo tempo, come detto, dai ritmi piuttosto compassati quello giocato tra gli umbri e i minerari. La prima occasione della gara è per i padroni di casa, che arrivano al tiro al 4’ con Tascini, che si presenta in area e calcia di poco sopra la traversa. Al 12’ risponde il Follonica Gavorrano con Marcheggiani, che colpisce di testa sulla bella incursione di Souare. La palla termina alta. Al 20’ ancora i biancorossoblù pericolosi in zona offensiva: Masini sfiora il gol con un colpo di testa che va di poco sopra la traversa, raccogliendo un bel traversone calibrato da Marcheggiani. Al 26’ ci prova anche Marietti dal limite, Filippis scalda i guantoni e para in tuffo allontanando la sfera. La prima mezz’ora di gioco passa senza troppi sussulti, con le due squadre che non riescono a pungere se non su qualche azione di calcio d’angolo. Leggermente più propositivi i padroni di casa proprio dalla bandierina, con Filippis che fa buona guardia assieme alla difesa biancorossoblù. Al 43’ Masini tenta la conclusione dal limite dell’area sugli sviluppi di un calcio piazzato, il suo tiro viene ribattuto dalla difesa. Al termine dei 2 minuti di recupero concessi dall’arbitro termina sullo 0-0 una prima frazione senza emozioni da parte delle due squadre. Il Follonica Gavorrano torna in campo per la ripresa in maniera più incisiva: al 4’ ci prova Marcheggiani con una bella conclusione da fuori area che non centra la porta. E un minuto più tardi pericoloso anche Ceccanti dalla distanza, anche in questo caso con la palla che termina fuori dallo specchio. Al 18’ ci prova Pino, che controlla la sfera in area ma calcia senza forza e senza precisione. A trovare la rete è però lo Sporting Trestina con Tascini. L’attaccante al 20’ scatta in profondità e realizza il classico gol dell’ex, scavalcando Filippis in uscita con un pallonetto che termina la sua corsa in rete. Mister Masi prova così a mischiare le carte con i cambi, ma deve fare i conti subito dopo con l’espulsione di Ampollini per doppia ammonizione. La risposta del Follonica Gavorrano arriva comunque al 35’, con la conclusione del neo entrato Regoli su cross di Grifoni che termina la sua corsa contro il palo. Nonostante l’uomo in meno i biancorossoblù tentano il massimo sforzo per cercare di arrivare al pari, soprattutto con dei cross messi in area senza troppe idee. Filippis sventa un’occasione dei padroni di casa al 49’, mentre dall’altra parte l’ultima occasione arriva in pieno recupero, con Regoli che non trova la porta. Al termine dei 6’ di recupero il triplice fischio sancisce la vittoria per i padroni di casa, con il Follonica Gavorrano che proverà a rifarsi nel prossimo turno casalingo contro il Mobilieri Ponsacco. A fine gara ecco il pensiero del tecnico ospite Marco Masi. «Nel primo tempo sapevamo che avremmo sofferto perché il Trestina è una squadra aggressiva, anche il campo era così e così. Ma come loro abbiamo creato delle opportunità anche noi. Nel secondo tempo avevamo la partita in mano, ma abbiamo commesso un’ingenuità e abbiamo subito gol. Poi non siamo stati capaci di rimettere in sesto il risultato, pur continuando a tenere la partita in mano. Non bisogna farne un dramma e dobbiamo ripartire senza farci male da soli, perché questa è la cosa più importante. Dobbiamo stare tranquilli e sereni, perché abbiamo la forza per ripartire. Dobbiamo vedere dove abbiamo sbagliato, nel primo tempo non abbiamo palleggiato, caratteristica che è la nostra forza, non abbiamo trovato i tempi per farlo. Il nostro portiere non ha fatto parate eclatanti. Adesso ripartiamo con una nuova partita e la classifica è rimasta abbastanza invariata. Questa settimana siamo stati meno tranquilli del solito e il caso ha voluto che abbiamo perso due partite. E se non siamo tranquilli non facciamo le cose che sappiamo fare. Può succedere di perdere una partita, non bisogna farne un dramma». Poi ecco il parere del presidente Paolo Balloni. «Siamo a commentare la prima sconfitta in campionato, dopo quella sul campo contro il Livorno di Coppa Italia. Il pareggio poteva essere il risultato più giusto, ma la differenza l’ha fatta la maggiore voglia di vincere dei nostri avversari. Tascini ha fatto il classico gol dell’ex e una partita eccezionale. Abbiamo preso gol quasi in contropiede nel nostro miglior momento, quando stavamo attaccando. Poi abbiamo avuto qualche occasione e avremmo anche meritato il pareggio per quello che si è visto in campo, ma nel calcio vince chi fa gol. Non siamo riusciti a concretizzare, anche se ci siamo andati vicini con Regoli che ha avuto una grande occasione. Trestina è sempre stata la nostra bestia nera. C’è l’amarezza della prima sconfitta, quindi dobbiamo rimboccarci le maniche e pensare già alla prossima domenica. Il campionato è lungo e proveremo subito a tornare alla vittoria, perché siamo una grande squadra».