Scritto da Massimo Bagiardi – Foto: Ottica Merli

Mi pare giusto partire dalle cose positive della giornata di ieri: abbiamo vinto contro una diretta concorrente, dovevamo farlo in ogni modo, tenuto la porta inviolata cosa che non accade praticamente mai, siamo tornati alla marcatura dopo tre partite e, giusto per essere ancora di più soddisfatti, rosicchiato o guadagnato punti nei confronti delle formazioni che come noi lottano per non retrocedere. Alla vigilia chiunque avrebbe firmato per una domenica del genere, sapevamo tutti che non sarebbe stata una passeggiata avere meglio di questo Cenaia ma, alla fine, chi ha issato le braccia al cielo sono stati proprio i nostri ragazzi che finalmente, dopo oltre un mese, hanno rotto il digiuno in fatto di vittorie. Dalle note positive mi sembra, però, giusto rimarcare anche quelle negative che non sono affatto poche; la prestazione di ieri, come quella di Figline, è stata assolutamente scadente, se si esclude la rete di Regolanti non abbiamo praticamente più calciato in porta, eccezion fatta con quella traversa scheggiata di Sacchini, e tenuto a galla un risultato al cospetto di una compagine, col massimo rispetto, che credo per quanto visto ieri abbia pochissime chances di mantenere la categoria. Non siamo stati né arte né parte, pensavo che il goal in apertura di gara potesse indirizzare la stessa su binari piuttosto trionfalistici ma se non ci fosse stato quel goal annullato agli ospiti, sul quale onestamente nutro dei dubbi, eravamo qui a raccontare di un’altra bruttissima giornata che avrebbe ancora più accentato la nostra precaria posizione di graduatoria. Credo di non dire una cazzata se affermo che col gioco palesato ieri andiamo da pochissime parti, più che altro metto a confronto le prestazioni iniziali rispetto alle ultime e noto una preoccupante involuzione soprattutto da parte di chi, carta d’identità e campionati alla mano, dovrebbe dare quel pizzico di qualità in più che però non arriva. Anziché fare dei passi avanti li facciamo all’indietro, chi pensava che il buon Rigucci avesse la bacchetta magica per farci rialzare da subito la china si è sbagliato di grosso e queste due partite della sua gestione testimoniano, come, l’allenatore può metterci tutta la rabbia e la grinta che vuole ma se non ha in mano del materiale va poco lontano. Non so, adesso, cosa accadrà nel calciomercato ma altri tre giocatori come Ratti, Campo e Iaquinta sono già con le valigie in mano e occorrerà vedere come saranno rimpiazzati facendo naturalmente conto con quello che si ha nelle tasche. Se sono preoccupato ? Molto di più rispetto alle altre annate ma spero in cuor mio di poter essere smentito. Qui non siamo di fronte ai classici tre indizi che fanno una prova ma ne abbiamo addirittura 14 come le giornate giocate. E se tanto mi dà tanto sarà un continuo soffrire da qui fino all’ultima domenica di campionato.