Marco De Angelis (nella foto di Mauro Grifoni) è arrivato a Dicembre con la non facile missione di sostituire in campo e nel cuore dei tifosi azzurri un “mostro sacro” come Walter Invernizzi. Numeri alla mano c’è riuscito alla grande, nonostante due mesi di assenza dai campi per infortunio ha messo per ben 7 volte il pallone alle spalle del portiere e proprio Domenica col Città di Castello conta di chiudere nel migliore dei modi la sua stagione. In doppia cifra per quel che riguarda i gol ma decisamente sfortunata per il resto: ” Si, col gol di Domenica sommato alla marcatura messa a segno col Matelica – afferma l’attaccante al nostro portale – ho raggiunto la doppia cifra ma onestamente potevo fare molto di più. Sono arrivato qui con una condizione fisica approssimativa, avevo iniziato alla grande con tre gol in due partite poi mi sono fermato per due mesi e non è stato certamente facile. Sotto il profilo degli acciacchi è stata una stagione sfortunata, sicuramente l’infortunio mi ha limitato tantissimo e potevo fare molto meglio ed essere più utile alla squadra. Conto Domenica di chiudere bene il tutto con un altro gol. D’altronde noi attaccanti viviamo per questo”. E’ tornato a giocare nel girone toscano a distanza di alcuni anni ed ecco cosa ne pensa rispetto agli altri raggruppamenti: ” Ho ritrovato molti dei miei ex compagni e c’è un bel mix tra gioco e agonismo. Di fronte ho visto belle squadre, reputo comunque che questo raggruppamento così come quello del Parma, della Sambenedettese e il laziale dove sono incluse le sarde sia uno dei più belli della Serie D. C’è molta meno qualità rispetto agli anni scorsi è bene dirlo ma questa resta comunque una categoria molto importante e con delle signore squadre”. Soli 90 minuti al termine e poi sarà futuro. Ancora tutto da decifrare anche se….. ” Io continuerei ben volentieri l’avventura in azzurro. Ancora deve parlare col presidente e se riesco a trovare l’accordo sarei obiettivamente ben felice. Ho 33 anni ma la voglia di continuare ancora a giocare e segnare sopratutto è tantissima”.