La campagna abbonamenti ancora non è stata lanciata ma rispetto all’anno scorso e a quelli ancora precedenti San Giovanni Valdarno sembra aver riscoperto l’amore verso la squadra di calcio. Gli 800 circa di Colle Val d’Elsa ne sono un esempio – e non finiremo mai di dirlo perchè è una cosa che non ha avuto eguali in tutta Italia in quarta serie – più che altro però lo sono le testimonianze pratiche di alcune aziende o semplici tifosi che hanno voluto e stanno volontariamente sposando la causa dopo stagioni di immobilismo totale o quasi. Contributi freschi che sono già entrati o che entreranno nelle casse societarie, un nuovo sponsor sulle maglie facente capo ad un imprenditore ben conosciuto a San Giovanni e già diverse adesioni alle erogazioni liberali che sono tutt’ora aperte e che permettono di aiutare l’attuale consiglio direttivo rimettendo in tasca una piccola parte di quanto versato (tutte le info in società ogni giorno dalle 17 dalle 19). A fine mese un pool di imprenditori cittadini formerà come noto un comitato di appoggio a Serafini e compagnia e chi fino ad ora ha poi aiutato concretamente la società vedi “Marino fa Mercato” ha già dato parola ai diretti interessati di voler andare avanti sotto altre forme magari come partner principale della Juniores di Vincenzo Bove. E’ un giusto premio, arrivato non casualmente è bene sottolinearlo ma per il palese motivo che l’imprenditoria locale come il normale tifoso vede finalmente trasparenza e ripone grossa fiducia verso chi dal 13 Dicembre scorso ha ereditato una situazione vicinissima al collasso. Se poi – ed incrociamo le dita – dovesse arrivare questo benedetto ripescaggio siamo certi che la strada sarebbe ancor più in discesa. C’è voglia di derby, voglia di sostenere la causa e la Serie D rappresenta un qualcosa di ben concreto nell’immaginario dello sportivo.

Nella foto di Mauro Grifoni da sinistra Marco Merli e Maurizio Minghi, due delle anime della Sangiovannese di oggi