Matteo Bini classe 96 (nella foto di Mauro Grifoni) è risultato essere una della sorprese più in positivo del passato campionato. Il salto dalla Primavera dove aveva militato col Tuttocuoio l’ha assorbito più che bene e ora dopo un’annata sicuramente dispendiosa si gode il meritato meritato nella sua Cascina. Fino ad un certo però perchè come lui tiene a precisare: ” Ho finito l’annata con la Sangiovannese è vero ma continuo a studiare per preparare alcuni esami visto che sono iscritto ad economia a l’università di Siena. Ho avuto la fortuna di poterlo fare anche a San Giovanni visto che c’era una sezione proprio della mia facoltà ma ora che sono più libero mi concentro totalmente su questa cosa visto che riguarda il mio futuro”. Facendo un passo indietro riguardo alla stagione ormai nel cassetto dei ricordi la giudica così: ” Sinceramente anch’io mi aspettavo più difficoltà perchè quando provieni da un torneo giovanile non sai mai quello che puoi trovarti di fronte. Grazie al lavoro mio, del mister e dei miei compagni ritengo di essere molto soddisfatto della mia stagione anche se secondo me abbiamo gettato al vento troppi punti che ci avrebbero consentito di puntare a qualcosa in più del piazzamento ottenuto. Soprattutto nelle gare interne potevamo e dovevamo fare di meglio“. Quando gli chiediamo il ricordo più bello e quello che invece vorrebbe rimuovere dai propri pensieri non ha dubbi: ” Tutti e due riguardano la Coppa Italia. I quarti di finale col Matelica con lo stadio pieno e festante al triplice fischio e l’eliminazione a Fondi dove peraltro non ho potuto giocare causa squalifica. Sono questi secondo me i ricordi più e meno belli, la Coppa ci ha dato molto ma anche ci ha tolto perchè siamo stati fortemente penalizzati da una serie di fattori, tra tutte le due direzioni arbitrali specie quella della gara di andata”. Per lui la prima esperienza lontana da casa. Dove gli è servita a crescere e a trovare nuove amicizie: ” Come tutti penso all’inizio non è stato semplice, è vero che alla Domenica tornavo sempre a Cascina ma durante la settimana dovevi organizzarti tutto da solo. Ho avuto la fortuna di condividere quest’esperienza con alcuni miei compagni ( viveva con una nutrita colonia in casa formata da Errico, Guidotti, Del Nero, e Marcon n.d.r.) che poi sono diventati amici veri e propri per cui tutto è stato più semplice”. Davanti a se c’è ora il futuro. Molto probabilmente ancora in azzurro come ci anticipa: ” Io ho il mano il “108” quindi sono libero da vincoli ma non nascondo di voler continuare l’avventura in azzurro perchè ci sono tutti i presupposti per farlo. Non credo arrivino chiamate dalla Lega Pro, in Serie D meglio che San Giovanni non posso trovare per cui io sono a disposizione. Vediamo quello che succede in società perchè leggo di ipotetici cambiamenti, aspetto comunicazione ma ho voglia di restare“.