La stagione s’è conclusa da appena tre giorni ma il telefono di Lorenzo Grazi (nella foto di Mauro Grifoni) suona come non mai. Per i primi procuratori da tutta Italia che offrono i propri assistiti e per le offerte di lavoro. Si, anche per quelle e a conferma di quanto riportato ieri in queste righe il numero uno azzurro è lì che pensa, pensa e ripensa sul proprio futuro e su quello societario: ” Si, ammetto che qualche telefonata c’è stata da una decina di giorni a questa parte. Se sono società di Serie D del centro – nord ? Di quarta serie sicuramente ma non ricordo dove ( ride n.d.r.). Premetto che sono state solo conoscitive, non abbiamo parlato di contratti e obiettivi futuri ma ho avuto modo di confrontarmi con persone sicuramente capaci di questo sport e che hanno idee ben chiare. Fa sempre piacere tutto questo, più che altro conoscere nuovi dirigenti coi quali capire ancora meglio come ruota il mondo del calcio perchè almeno in questo sport non si smette mai di imparare. Per ora siamo a questo, ci risentiremo sicuramente tra qualche giorno”. Già, e dopo cosa potrebbe succedere ? Tutto o niente come conferma il pres: ” Tutto sta nel vedere cosa ho intenzione di fare, rituffarmi in una nuova avventura a 39 anni senza responsabilità gestionali ma solo sportive o continuare a fare quello che ho fatto fino ad adesso alla Sangiovannese assieme ai miei familiari. Come ben sapete questa società per me è come una figlia, l’ho detto e lo ripeto però c’è un immobilismo totale e uno scetticismo nei miei confronti che non merito dopo quattro campionati nei quali abbiamo raccolto sempre tante soddisfazioni. Magari non nel primo di Eccellenza ma sono stato io in primis a fare degli errori e credo che nella vita sopratutto nel calcio chiunque possa sbagliare. Non dico che ad oggi mi aspettassi chissà quali appoggi esterni ma qui quando prendo il telefono e chiamo c’è chi mi dimezza il contributo in fatto pubblicitario o chi addirittura non lo conferma. Questi son soldi veri, che servono per fare assieme alle mie risorse personali una squadra all’altezza della situazione come quella di quest’anno. Questa settimana me la prendo di riposo e nel frattempo mi risentirò coi dirigenti che mi hanno cercato. E se decidessi di andarmene ? A quel punto valuterò le richieste che arriveranno. Sarà dura privarmi della Sangio, aspettiamo qualche giorno e vedrò. Semmai restassi con queste condizioni economiche costruirò sicuramente una squadra giovanissima ma comunque in grado di salvarsi perchè ve lo dico già ancora prima di giocare che se rimarrò anche nel 2017/18 giocheremo in Serie D non c’è nemmeno da metterlo in conto. Adesso però fatemi staccare la spina poi vi metterò al corrente di quelle che saranno le mie decisioni”.