Ho letto come sempre l’articolo di Massimo a commento dell’ennesima sconfitta stagionale della Sangio, l’ottava su 12 gare giocate al Fedini, record negativo della storia e di certo poco edificante nella ricorrenza del cinquantesimo anno dello stadio. Concordo su tutto e aggiungo rimarcandolo che – con questi numeri e con questa propensione a prendere goal ad ogni pie sospinto – e’ già tanta ma tanta roba giocarsi la salvezza in un eventuale spareggio finale. In quanto alle critiche caro Massimo, per esperienza ti dico che non c’è cosa peggiore che mettere i puntini sulle “I” alla squadra di cui ti ritengono tifoso o magari criticare l’operato di qualcuno in società, che chissà per quale diritto divino ritiene il giornalista destinato a parlare sempre bene disconoscendo persino i fatti e i numeri. Un giochino a cui pochi si sono sottratti e parlo dei dirigenti anche più illuminati, molto spesso bravissimi nel veicolare le proprie colpe verso il povero giornalista di turno e di rimbalzo accattivarsi le simpatie del tifoso più ingenuo. Un po’ come dire ……mio figlio lo critico io ma tu lascialo stare ! Ma vale la regola un giornalista che piace a tutti non piacerà mai a nessuno. Ed allora avanti sempre con onestà, lealtà e con la propria testa.