Scritto da Massimo Bagiardi – Foto: Ottica Merli

Si può essere d’accordo come dissentire su quanto scrivo nel mio consueto editoriale del lunedì, e ci mancherebbe altro aggiungo, ma su una cosa credo si sia tutti allineati sulla partita di ieri: serviva un solo risultato e al triplice fischio è stato per fortuna ottenuto, in una giornata parecchio particolare per tutte le cose sappiamo. Si può poi dire che il calcio è un’altra cosa, che se non ci fosse stata la magia di Regolanti probabilmente sarebbe finita in pareggio ma era davvero troppo importante ottenere l’intera posta in palio. Personalmente ne vorrei vincere altre 50 di partite come ieri contro dirette concorrenti alla salvezza, nell’arco dei 96 minuti di gioco se n’è visto poco e per chi ha avuto la bontà di leggere la mia diretta testuale nel corso della gara si sarà reso conto che tra primo e secondo tempo non è che di occasioni, vere e proprie, ne siano arrivate a grappoli. Personalmente ricordo una gran parata di Barberini – bella sorpresa questo ragazzo – dopo due minuti di gioco, un’uscita sempre del nostro portiere, ma in posizione defilata, più l’occasionissima capitata a Simonti ben respinta da questo Rossi, classe 2005, che proprio come il nostro numero 1 si è ben distinto nell’arco della gara. Sapete bene come la penso sui portieri, a prescindere partirei con il vecchio ma ieri questi due ragazzi hanno dato vita ad un bello spot. Volete un mio giudizio sulla prestazione ? Oltre alla vittoria c’è la nota positiva di non aver incassato goal per la seconda domenica di fila (ne prendevamo di media due a partita) e sinceramente me ne sono piaciuti pochi ieri pomeriggio ma come ho scritto nel titolo, già avuto modo di ribadire anche più sopra sono le classiche partite dove non conta giocare ma ottenere al triplice fischio un successo. E spero di poter fare altrettanto ad Altopascio, mercoledì si rigioca lo ricordo, e tra una settimana in casa con Il Sansepolcro, altra gara dalla quale in maniera lecita o illecita i tre punti vanno presi. Ha detto, poi, una cosa giusta anche Marcello Bucciarelli nell’intervista del dopo gara che mi ha rilasciato; questa è una categoria dove bel gioco e risultato difficilmente si sommano, che non esistono partite facili altrimenti il Grosseto con quanto ha speso dovrebbe vincere tutte le settimane con almeno tre goal di scarto ma conta, esclusivamente, chi la butta dentro una volta in più dell’avversario. Insomma, abbiamo fatto bingo. E siamo tornati a casa tutti felici, onorando appieno la memoria del caro Fabio Cappelli e con il mister rasato a zero. A cosa mi riferisco? M All’uscita dallo stadio l’ho visto con un’acconciatura diversa dal solito, gli ho chiesto il perché e mi ha risposto che aveva perso una scommessa nello spogliatoio con i suoi ragazzi: “se vinciamo mi raso a zero”. Alla fine, credo, sia stato uno dei tagli di capelli più belli della sua vita.