Scritto da Massimo Bagiardi – Foto: Ottica Merli

Alla fine bisogna essere anche contenti. Nella partita dell’anno, quella nella quale dovevi a tutti costi fare tre punti per dare un volto diverso alla classifica per poco non la perdi, San Lorenzo Bellini ci ha messo la capoccia al 96º e così abbiamo racimolato un pareggio che si può dire guadagnato, proprio perché arrivato in zona Cesarini, ma che serve a poco o niente per le nostre ambizioni di salvarsi senza giocare i play out. Ancora una volta è emersa la nostra sterilità offensiva, è stato sbagliato l’impossibile tra primo e secondo tempo e ciò non è parso vero al Cannara che con due semplici, quanto insperati, tiri verso la porta stava per raccogliere il massimo risultato. Ma non possiamo certo rifarcela con loro, ci mancherebbe, la colpa è estremamente e tremendamente nostra se si considera che in casa non abbiamo mai vinto uno scontro diretto da dicembre, siamo sempre stati parecchio deficitari sottoporta contro avversari sulla carta oltremodo vulnerabili e, come se non bastasse, aggiungo i tre rigori consecutivi sbagliati che pesano come un macigno ai fini della classifica finale. Di mio non voglio minimamente pensare al campionato di Eccellenza, i fatti però non mi danno ragione così come i numeri e quindi è difficile non pensare  all’evento calcisticamente più tragico che ci potrebbe capitare da qui al prossimo mese. Ci sono ancora quattro gare, due delle quali sicuramente molto dure come le trasferte di Scandicci e Pomezia sommate alle altre due in casa con Flaminia e Badesse le quali, molto probabilmente, non avranno da chiedere più niente al campionato. Ma è proprio con queste squadre che facciamo fatica, quando dobbiamo fare la voce grossa soprattutto in casa ci viene il braccino corto e non so a questo punto cosa sperare, a che Santo appellarmi dopo aver visto e purtroppo appurato che i nostri attaccanti fanno acqua dappertutto. Non è certo una novità, fin troppi indizi hanno costituito una prova e preoccupa moltissimo questo aspetto, siamo sinceri. Come preoccupante, senza dubbio, è il cammino delle formazioni che come noi lottano per salvarsi. Loro fanno punti, noi rimaniamo a secco o quasi. Prima di concludere fatemi fare un appunto alle forze dell’ordine; avendo una bella tribuna, purtroppo per metà quasi vuota, non capisco perché ogni qualvolta i tifosi ospiti debbano essere messi nel mezzo ai nostri creando, come accaduto ieri, qualche bisticcio non sfociato in qualcosa di più grande per questione di poco. Non è la prima volta che accade, già in passato sono andati vicino alle mani e chi dovrebbe vigilare se ne frega e guarda liberamente la partita. E se poi glielo fai presente hanno pure ragione. Povera Italia….