Scritto da Massimo Bagiardi – Foto: Roberto Magri Ottica Shop

Due cose sono parse evidenti dopo la gara di Sabato: il Cannara è ufficialmente la nostra bestia nera, cinque gare giocate coi perugini in tre anni e altrettante sconfitte frutto di tre k.o. esterni e due interni. Ne mancherebbe una, di partita, all’appello, ma lo scorso anno non la giocammo a causa dell’interruzione del campionato. Il secondo aspetto, che poi tanto sorprendente non è, riguarda l’equilibrio che manca in buona parte di noi tifosi. Basta una sola partita, un risultato avverso che da pensare positivi si ritorna in un vortice di “drammi” che solo la metà basterebbe. Non tutti lo specifico ma in molti fino a poche ore fa, sottoscritto compreso, pensavano anche all’obiettivo Play – Off mentre ora, sempre in molti, è tornata la strizza di non farcela a restare in categoria. E’ passata una settimana non cinque lo specifico ! Cosa sarà mai cambiato ? Può una sconfitta, magari non pronosticata, a fronte di una prestazione così così, far ripiombare buona parte della tifoseria nei più profondi pensieri di classifica ? Sono d’accordo quando mi dicono che, per esserne proprio certi, mancano tre punti per alzare le braccia al cielo ma da qui a pensare che in una settimana, lo sottolineo nuovamente, si possa stravolgere totalmente i piani proprio non lo concepisco. Dall’avere tanti consensi nell’editoriale dello scorsa settimana dove parlavo, a chiare lettere, di possibili obiettivi più importanti di una salvezza ecco che, già del dopo gara, questa squadra ha cominciato a palesare delle difficoltà talmente evidenti da mettere a forte rischio la permanenza in categoria. Cioè, ce ne rendiamo conto quanto siamo bravi nel giro di così poco tempo a passare dalle stelle alle stalle ? Possibile non si arrivi a pensare che esistono anche di queste giornate, di queste partite ? Bene ha fatto Marco Merli da presidente, nell’intervista che mi ha rilasciato, a tenere tutti sull’attenti (guardiamoci alle spalle che ancora non è finita ha detto in poche parole) ma da qui a cambiare letteralmente e drasticamente opinione proprio non lo concepisco. Mancano 5 partite, difficilissime è vero, qualcuno dei nostri sembra cotto – Gerardini tra tutti ma ha anche tirato la carretta fino a ora non in perfette condizioni fisiche – ma restiamo ancora e assolutamente padroni del nostro destino. Già, la gara di Sabato; per me una classica giornata storta, non una prestazione esaltante ma se l’avessimo pareggiata nessuno avrebbe gridato allo scandalo per quanto visto. L’assenza di un uomo che dà ordine come Ceccuzzi si è sicuramente vista ma non creiamo, e ritorno lì, tante e inutili polemiche oltremodo. Non siamo più brillanti come una volta, qualcuno inevitabilmente sta pagando dazio perché non ha mai avuto un turno di riposo e altri ancora, tipo Jukic, presi per dare una mano, sono sempre ai box. Ma da qui a pensare che retrocediamo ce ne corre, per fortuna aggiungo.