Di Massimo Bagiardi

L’unico aspetto positivo della giornata di ieri è stato il buon pranzo consumato prima della partita in una ristorante del posto e offerto peraltro dall’amico Forni. Abbiamo avuto da ridire col collega sul quantitativo del primo servitoci, potevano insomma essere più di manica larga ma insomma o bere o affogare ci siamo detti. Montati successivamente in auto siamo arrivati allo stadio, il mio accredito che mancava (c’avrei scommesso braccia e gamba di destra gli unici arti rimastimi a verso da 16 anni a questa parte) la simpatica chiacchierata con alcuni sostenitori del posto tutti “dipendenti INPS” così mi è stato detto con grande soddisfazione – e vedeste come erano arzilli beati loro a quell’età – che mi informavano su questo mega impianto che nascerà a Follonica e dove andrà poi a giocare il Gavorrano e dopo……. il buio totale. Attenzione, non che di punto in bianco mi abbiano isolato ma quando faccio presente questa cosa non posso non alludere ovviamente alla Sangiovannese. Cioè, la mia bella giornata s’è conclusa col fischio d’avvio della partita non c’è tanto da aggiungere. Già dopo qualche secondo vedevo un Gavorrano più arrabbiato dei nostri, nemmeno un giro di orologio che già avevano calciato verso la nostra porta pur trovando sola la bandierina dell’angolo e poi l’1-0 a suggellare una partenza da squadra che vuol chiudere la pratica prima possibile. Un gol su angolo preso “a bischero” come si direbbe in Toscana, con una difesa praticamente ferma portiere compreso su di un cross tanto teso quanto non impossibile da rinviare poi un’altra grande occasione con l’ex Costanzo per finire al 2-0 con un colpo di testa nato da un’elevazione tanto importante ma resa fin troppo facile da Benedetti prima e Scarpelli poi con un intervento non impeccabile finendo….. al niente. Si, proprio così dopo il raddoppio giunto al 25esimo della ripresa niente di niente e successo. Qualche fraseggio costruito là davanti mai concluso con un tiro in porta, un Gavorrano che è andato anche vicino a segnare il gol del 3-0 sopratutto ad inizio ripresa dove il calciatore locale s’è trasformato in difensore aggiunto fino al triplice fischio liberatorio DELL’ENNESIMA…. BRUTTA….. FIGURA…… fatta in questo campionato. Menomale almeno che sotto il profilo meteo si stava benissimo, freddo non ne ho preso, mi sono divertito a vedere nei momenti bui della partita qualche gentile donzella giocare col cane e manco ho preso la briga di analizzare troppo specificatamente i perché e i percome di un’involuzione così palese da una settimana a questa parte. Ormai ci ho e c’abbiamo fatto l’abitudine, non ha per niente convinto l’atteggiamento della squadra, non hanno per niente convinto i cambi del mister che almeno Petova ad un certo punto memore dell’esperienza di Massa poteva inserire (ma insistiamo sempre con Mugelli ????) ho sentito per la decima volta almeno dire le stesse parole post-partita a Nicola Del Grosso rassegnato quanto altrettanto dispiaciuto visto che da persona intelligente qual è sa perfettamente che nei modesti risultati fatti da perlopiù da Gennaio ad oggi c’è tanto del suo e del mister anch’esso voluto da lui. Come scritto del titolo c’è ormai poco da fare, mettiamoci l’ennesima pietra sopra, riposiamo gambe e testa e teniamoci pronti per il 17 Marzo dove non possiamo assolutamente fallire. Per un fattore di prestigio perché il derby col Montevarchi è sempre il derby col Montevarchi ed un altro di classifica, sempre più corta con sole due squadre che ci dividono dalla zona Play Out oggi distante 5 punti e mezzo per lo scontro diretto favorevole col Bastia. L’ho scritto settimane fa e lo rimarco oggi che non è proprio un Lunedì di festa: ci salveremo, ne sono fermamente convinto ma è sempre più difficile prendere l’auto, spendere dei soldi e vedere spettacoli simili. Va bene la passione, l’attaccamento ai colori e alla città ma certi spettacoli sono oltremodo indigesti.