Di Massimo Bagiardi

Nel calcio si può essere contenti anche per aver conquistato un punto da una trasferta in casa di una squadra retrocessa, che gioca praticamente gratis e che deve affrontare la quotidianità ora per ora frutto di una società inesistente e gestita da un gruppo di tifosi e qualche volenteroso personaggio locale. Tutto questo è accaduto alla Sangiovannese, di riflesso a noi tifosi che dopo aver visto i sorci verdi poco prima del quarto d’ora della ripresa abbiamo poi “gioito” per aver ripreso la partita grazie ad un guizzo di un 2000 gettato nella mischia forse più per disperazione che per vera necessità. La realtà è questa, non ci sono tante altre cose da aggiungere: tocca alzare le braccia al cielo anche per un pareggio che sulla carta rappresenta una mezza sconfitta. Siamo messi male, non lo scopro certo oggi è vero ma più che si va in là col tempo più cresce la constatazione come riportato sul titolo che questa squadra invoglia purtroppo a starsene a casa. Non lo dico solo io visto un po’ da tutti fin troppo critico, lo afferma una piazza intera, lo hanno affermato perché ne ho le testimonianze i tifosi già da qualche settimana, lo affermano tutti coloro che alla Domenica sera post- partita mi recapitano messaggi di profonda delusione misti a critiche verso Buso e Nicola Del Grosso. Perchè alla fine il concetto di base è questo: va bene avere problemi di classifica, va bene che siamo in un girone dove si gioca più a calci e che a calcio, molto meno bene non vedere tre passaggi di fila e pallonate alla “via alla parrocco” come sistematicamente ormai accade da qualche settimana a questa parte. Solo paura nel prenderle o c’è qualcosa di più profondo ? Non vivo lo spogliatoio, al Fedini se ci vado in settimana lo faccio solo per fare due chiacchiere e due risate con gli avventori del Bar Bianco Azzurro ma qualcosa che non torna c’è ed è abbastanza evidente perché non esiste vedere un’involuzione così marcata nel gioco di squadra – che non ha mai sciorinato calcio champagne siamo sinceri nemmeno al cospetto di belle vittorie – e sopratutto in alcuni giocatori tra tutti voglio citare Federico Mazzolli che non sembra nemmeno lontano parente del centrocampista che lo scorso anno a campionato in corsa ci ha fatto fare il salto di qualità alla pari di Disanto. Ha per caso problemi col mister ? Non lo so proprio, la cosa che più mi è balzata agli occhi e l’ho pure certificata nelle immagini TV di ieri sera è che al momento del gol di Petova forse per la tensione e ci sta non ho visto un abbraccio collettivo di squadra verso di lui o tra i vari componenti dell’11 in campo. Lo scorso anno anche la panchina schizzava in campo, in questo campionato raramente ho visto scene simili e anche ultimamente in quelle scarse occasioni in cui siamo andati in gol tutta questa unità di intenti non l’ho vista. C’è uno spogliatoio spaccato ? O proprio lo spogliatoio stesso perché in conflitto magari con Buso reagisce così ? Signori sono mie conclusioni ma qualcosa è entrato all’interno non si spiega ! I dirigenti ora come non mai devono prendere in mano la situazione, riunirsi magari anche in queste ore e decidere se e come prendere determinate decisioni dato che di questo passo si rischia grosso. Nell’immediato – ed è la cosa che più conta – ma anche in futuro dove lo sportivo memore di questo campionato ci penserà e non poco prima di tornare allo stadio o sottoscrivere l’abbonamento. Così che lo vogliate o no è uno strazio, ho letto e sentito da Del Grosso che Buso non si tocca ma siete sicuri sia la decisione più giusta ? Nulla da dire sull’uomo Renato Buso e ci mancherebbe ma come allenatore da noi ha fallito complice – sicuramente – una rosa che in alcuni elementi avrebbe fatica a fare un campionato di vertice in Eccellenza. In giro c’è poco o niente sopratutto di allenatori a “km zero” ma dentro di me sorge spontanea un’ennesima considerazione: vale davvero la pena rischiare così tanto per non mettere a libro paga un nuovo allenatore e vedere quello che succede ? Perchè non provare a dare una scossa come avviene nel 90% dei casi come questi ? Ad oggi ho sempre buone speranze di salvarmi ma ricordiamoci una cosa: che se questo gruppo, se questa squadra va ai Play Out non ne usciamo più eh ! Vedo troppe e tante cose che non tornano e sinceramente rispetto a qualche settimana fa sono un po’ più preoccupato. Presidente Serafini, Marco Merli….. pensateci bene !!!! Prima di concludere voglio mettere a conoscenza di tutti una bella cosa accadutami ieri poco prima del fischio d’inizio: nella postazione riservata ai diversamente abili era presente un signore che con estrema genuinità mi guarda ed esclama: ” Certo che come squadra siete scarsi ma come tifo bravi davvero, sempre a cantare non vi siete mai fermati un momento”. Con me vicino c’era anche il grande “Chance” che può confermare. Vabbè, in attesa di tempi migliori consoliamoci con i nostri tifosi che escono sempre vincitori. E alla grande oserei dire.