Scritto da Massimo Bagiardi – Foto: Ottica Merli

Una calda e una fredda, in fondo noi sangiovannesi ci siamo purtroppo abituati. A 7 giorni dalla vittoria importante, di cartello, come quella di Grosseto, riponevamo sulla gara di ieri grandi speranze se non altro, vedendo la classifica, per restare ancorati nelle zone medio alte e cominciare a sognare un po’, che alla fine della fiera è quello a cui tutti ambiamo in questo giochino. Contro un Ghiviborgo tutt’altro che trascendentale, orfano fin dall’inizio praticamente del suo bomber Pera seriamente infortunatosi, non siamo mai scesi in campo nel corso del primo tempo e soltanto nella ripresa, perlopiù nelle battute finali, qualcosina in più è stato fatto. Ma proprio in zona Cesarini, quando sembrava ormai scontato il pareggio che avrebbe fotografato benino la partita aldilà di qualche nostra occasione creata, ecco la doccia ghiacciata del goal che ha permesso ai garfagnini di raccogliere ben oltre di quanto osavano sperare soprattutto alla vigilia. Siamo tornati a casa col giramento di palle bello marcato, perdere certi confronti contro un avversario come quello di ieri fa male non tanto per la classifica, che non è poi cambiata tantissimo, quanto per il morale di un gruppo che sperava e credeva di poter ottenere, alla vigilia, ben altro risultato. Fosse finita in parità sarebbe comunque stata una giornata triste, per come c’eravamo espressi, il goal di Seminara l’ha trasformata in tristissima e purtroppo, con grande sincerità, non si è trattato di un caso isolato ma un qualcosa che, anche anni addietro, purtroppo, più volte abbiamo visto. Non metto nemmeno in rilievo alcune discutibili decisioni arbitrali (anche se il gol di Bellini……) sarebbe come voler passare sopra a una squadra che dopo 12 giornate dalla metà campo in su vanta un solo leader che risponde al nome di Lorenzo Bellini e che, per quanto finora visto, sta fallendo in due giocatori chiave come Poli e Boix. Non so quando potrà rientrare Zhar, in avanti Perri si dà un grande daffare, ma sta facendo poco all’atto pratico, e sul promettente Caprio non possiamo certo farci affidamento per tutto l’arco del torneo. Intendiamoci, non lo reputo scarso ma è pur sempre un classe 2005 ! Personalmente credevo, e speravo, di avere un organico ben più assortito e che potesse avere qualche punticino in più a oggi ma i numeri sono questi, non dobbiamo farne un dramma ma nemmeno sottovalutare, in vista dell’imminente mercato di dicembre, quali potrebbero essere i correttivi da poter operare. Domenica andremo a Terranuova senza diversi giocatori, sicuramente non saranno presenti I due centrali difensivi Rosseti e Milani, e speriamo sia solo per il prossimo turno ma ci credo poco, oltre al già citato Zhar sommato a Nannoni. Le maggiori testate locali cominceranno a parlare di derby, in questo umile sito e da parte soprattutto del sottoscritto non sentirete mai abbinare tale partita, come altre giocate in Valdarno anni fa soprattutto in Eccellenza, a questa definizione che porta con sé tradizioni, tifo, emozioni e tanto altro ancora. Io derby ne riconosco soltanto uno – quello col Montevarchi – che non so se e quando si potrà  tornare a giocare. Il resto è aria fritta, l’amico Simone Calori magari non lo dirà direttamente ma sotto sotto mi darà ragione. Lui che di queste partite ne ha giocate tante e vinte per fortuna moltissime. Che nessuno se la prende a male, per me la trasferta di Terranuova ha lo stesso appeal della gara che giocheremo col Seravezza.