Sulle colonne de La Nazione, uno dei massimi vertici societari come Marco Merli esterna tutta la propria amarezza per la sentenza di ieri che ha visto la sconfitta a tavolino dopo il ricorso alla Corte federale presentato dal Grosseto: “Che cosa penso a caldo? Che viene voglia di smettere senza troppi indugi. Ci mettiamo passione, impegno e tanti soldi in questo contesto e veniamo ripagati con delle sentenze che non hanno veramente un senso logico. È stato creato un pericoloso precedente, eravamo fiduciosi che potesse nuovamente essere respinto il ricorso del Grosseto ma i poteri forti, ancora una volta, hanno evidentemente avuto la meglio. C’era già accaduto col Siena e ieri nuovamente, sono semplicemente stufo anche perché viene evidenziata una certa disparità di sentenze al cospetto di situazioni praticamente identiche. Ancora devo leggere le motivazioni, so che saranno pubblicate in queste ore ma poco importa ormai visto che la sconfitta è arrivata così come il punto in meno in classifica che, detta tra noi, può e non può cambiare la nostra graduatoria. Se ricorreremo al Coni ? Sinceramente ancora non lo so, tanta è l’arrabbiatura al momento che non sappiamo se proseguire o meno su altre strade per far valere quelle che riteniamo le nostre ragioni. C’è già accaduto con Siena, spendemmo un sacco di soldi per vedere di ribaltare la sentenza e rimanemmo con un pugno di mosche in mano. Sinceramente non ho molta voglia di buttarli via per andare contro i mulini al vento. Si è andati contro il giudizio di un arbitro, del suo referto e di una sua ulteriore testimonianza chiesta proprio per avere un quadro più completo della situazione. Non so davvero cosa pensare, concentriamoci ora sul campionato, cerchiamo di chiudere come si deve la stagione e mettiamo da parte prima possibile questa brutta pagina di sport perché così la posso definire”.