Si prende in prestito la citazione di Gino Bartali per la vicenda di oggi: chiunque legge, può interpretarla come vuole.

La Corte Federale d’Appello ha sconfessato direttore di gara, commissario di campo e giudice sportivo di serie D dando ragione al Grosseto.

E’ un dato di fatto. Giustizia è fatta? Numericamente no, anche perché i pareri opposti sono più numerosi, ma conta l’ordine degli interventi e dei giudizi in ambito legislativo (sportivo in questo caso).

Ci sarebbe il Collegio Arbitrale del Coni come ulteriore step, non so se la Sangiovannese ci andrà oppure no: in caso positivo si fermerebbe tutto in vista playout, qualora questi punti fossero decisivi per la salvezza diretta di una delle due contendenti (o di entrambe).

Di certo nulla si può scrivere senza conoscere le motivazioni: si è notato, questo sì, un interesse mediatico non certo equidistante dalle due posizioni negli ultimi giorni.

Si sono lette argomentazioni proprio relative al concetto di “giustizia” in teoria (ma non nella pratica, almeno l’ipocrisia lasciamola perdere) diverse, per rimanere in casa azzurra, a quando un ricorso contro il Siena era fatto solo per possibilità opportunistica e non certo per svantaggi subiti durante la partita.

Di certo si è scritto di “pericolosità” del precedente: proprio questo giudizio appunto, e non l’opposto, è pericoloso.

Perché da domenica prossima, su ogni campo dalla serie A alla terza categoria, sarà possibile, magari a due minuti dal fischio d’inizio, chiedere la misurazione di ogni parte del rettangolo di gara, dalla distanza del dischetto dalla porta (comunque rimediabile) al fatto che magari su oltre 100 metri di lunghezza, da un lato il campo può essere 3 centimetri più corto, passando per l’equidistanza al centimetro del lato corto dell’area di rigore dalle 4 bandierine, con in più, perché no, la possibilità purtroppo di compiere atti vandalici la notte precedente con il solo intento di ottenere i tre punti a tavolino per ogni singola inezia riscontrata.

Il tutto ovviamente con strumenti di misurazione che dovranno essere certificati: a titolo di esempio anche i laser in dotazione a tecnici del settore edile, giusto precisare, come ogni componente meccanica o elettronica, possono essere contraffatti.

Aspettiamo le motivazioni e prepariamoci appunto a questa rivoluzione, anche se chi sul campo in occasione di Sangiovannese-Grosseto aveva meritato un punto, senza subire vantaggi o svantaggi, adesso ne ha tre e crede di aver ristabilito la “giustizia”.

Domenica c’è Sangiovannese – Seravezza: al Marzocco servono i tre punti.

Il resto è passato.