Daniele Lami (nella foto di Mauro Grifoni) ha intrapreso il suo nuovo incarico carico di entusiasmo, lui non è certo novello a esperienze dirigenziali essendo stato nell’Arezzo in due occasioni nel corso di questi anni e sente che i primi passi mossi dal nuovo gruppo di dirigenziale che rappresenta sono senz’altro quelli giusti: ” Dal mio punto di vista siamo partiti molto bene, ci siamo dati d’affare nel corso della settimana passata per molte ore al giorno e proprio da questo Lunedì partirà un percorso nuovo anche perchè in fatto di decisioni non ne abbiamo potuto prenderne di ufficiali in quanto Perpignano è stato all’estero fino a poche ore fa. Gli obiettivi ? Cercheremo di migliorare un qualcosa che è già positivo con le direttive di chi guiderà la squadra, parleremo con tutti ma già da parte nostra ci siamo mossi proprio perchè i giorni passano e non possiamo di certo farci trovare impreparati”. Sarà costruito un gruppo importante come ci conferma il braccio destro di patron Perpignano: ” Sicuramente sarà un progetto importante che poi chiaramente dovrà trovare dei risultati sul rettangolo di gioco. Prendere un manipolo di giocatori forti non è sinonimo di vittoria assicurata, nel scorso girone della Sangio mi viene in mente la Massese che con un gruppo sicuramente competitivo sopratutto dopo Dicembre s’è salvato per il rotto della cuffia così come se guardiamo un pò più in alto in Serie B il Livorno che è addirittura retrocesso dopo che aveva cominciato con 5 vittorie consecutive. Sarà Pagliuca il nostro condottiero ? E’ un profilo che piace e col quale stiamo parlando congiuntamente ad altri allenatori. Sicuramente in settimana l’annunceremo”. Crede nella società, crede in Giuseppe Perpignano e lo fa capire senza troppi rigiri di parole: ” Se non fossi stato convinto del progetto, delle persone che stanno costruendo il tutto vedi Giuseppe Perpignano così come l’avvocato Gianni non avrei ma accettato l’incarico. La mia presenza fa sicuramente capire tante cose, non che io sia chissà chi ma non mi butto in un’esperienza così per fare dopo quelle che ho avuto nell’Arezzo togliendo spazio al mio lavoro e alla mia famiglia. Vogliamo far calcio in maniera positiva, come detto poi i verdetti li emetterà senza dubbio il rettangolo verde ma tra tutti Perpignano in testa c’è una gran voglia di far bene per mettere sopratutto alle spalle l’esperienza negativa di Barletta. Sono stato io a fargli decidere di acquistare la Sangiovannese, avevano altre due società di Lega Pro in palio ma alla fine è stato optato per questa soluzione e vedo grande entusiasmo visto in particolar modo che la Sangiovannese non ha niente a che invidiare a molte compagini professionistiche. E’ vero che il patron è stato all’estero nei giorni scorsi ma anche mi ha mandato messaggi in continuazione, ha una voglia matta di far bene e non vede l’ora di poter trasmettere sul campo e ai diretti interessati il proprio entusiasmo”.