Di Leonardo De Nicola

Poco, oggettivamente molto poco nelle moderne sfide fra i nostri virgulti ed il calcio delle formazioni piacentine, che, in 90 anni e spiccioli di storia si riduce soltanto a 3 partite coi rossoneri della Val d’Arda e alla sfida di andata contro la Vigor Carpaneto: prima del 6 Novembre 2016 mai gli azzurri nei loro 90 anni si eran spinti in quelle terre padane e mai neppure contro quel Piacenza caro a mister Iacobelli. Sbagliato credere che la terra piasentin sia solo bassaiola e umida: le valli che guardano l’appennino ed il Monte Penice sono solcate da fiumi generosi e punteggiate da borghi e castelli collinari che meritano attenzione particolare. Non proprio Fiorenzuola a dire il vero e senza toglier di rispetto alcuno alla città ed alla sua bella gente laboriosa e attiva, la dove la Sangio dell’ultima epoca Perpignano e Ginestra trovava un colpo di coda con un goal del carneade Casolla in zona cesarini: dopo poche domeniche la fiera dei sogni veniva definitivamente smascherata ed un gruppo di persone perbene raccoglieva i cocci di anni trasorsi nell approssimazione. E cosi oggi quando vado negli spogliatoi del Fedini ( avviso ai naviganti, a chi c’è e a chi ci sarà: lo stadio cade a pezzi ed ha assoluto bisogno di lavori dalla tribuna alla gradinata quasi fatiscente) vedo faccie oneste e contente, dal mio buon Serafini al cardinale Del Grosso, dal Poliziano Caleri a Maurizio Minghi, da Merli al mio Cottoni e giù giù con Targi, segretario, addetto stampa a far quadrato intorno a questa creatura ancor fragile e che necessita di essere irrorata tutti i giorni con discreto amore e con pochi proclami. La Sangio che programma il proprio futuro e che lo affida a queste persone rispettabili e colme di buon senso, la dove albergano gli slogan il pallone si sgonfia e cede il passo….

Tornando al Fiorenzuola, che negli anni 90 fu ad un passo anche dalla serie B perdendo lo spareggio di Bologna contro la Pistoiese ai calci di rigore davanti ad un super Pagotto, sono stati 3 i precedenti in campionato con il successo esterno ricordato e 2 su 2 sconfitte al Fedini, compresa quella del girone di andata. In riva all Arda si saprà se gli azzurri avranno animo e magari voglia di inseguire i play off finali, che non paiono un orizzonte da trascurare. A questo punto si può e forse anche si deve continuare a ballare.

Ps: credo che le dimissioni di Sauro Gosi dalla vice presidenza meritano un saluto speciale, se non altro per il coraggio esibito dallo stesso dirigente in un momento difficile e rischioso per tutto il calcio sangiovannese.