Di Leonardo De Nicola

Quando la Sangio affrontava per la prima volta l’Aglianese erano ancora vivi gli echi e le rovine del conflitto mondiale. Strade e ponti in ricostruzione, mezzi spesso di fortuna o arrangiati e trasferte sempre decisamente avventurose. E fu così anche quel 26 ottobre del 1947 sul terreno di San Piero ad Agliana, dove da pochi metri incomincia la provincia pistoiese. A guidare gli azzurri con l’accompagnatore Gennaro Tinacci detto “polverone” un distinto signore nato ad inizio secolo nella provincia di Cremona (classe 1903) e sicura gloria milanista. Si chiamava Luigi Compiani detto “Dario” ed aveva prima della guerra difeso la porta del Milan per ben 220 volte dal 1927 al 1936, un dato che a tutt’oggi lo colloca al posto numero 53 nella graduatoria dei fedelissimi rossoneri. Impeccabilmente vestito, fra i suoi meriti quello di aver dato nuovo vigore al vivaio sangiovannese creando fra i più giovani la squadra detta dei “Compian boys” on tanto di casacca rossonera. Ma in quella squadra scesa per la prima volta in campo ad Agliana spiccavano anche i nomi di Fulvio Nesti poi bicampione italiano nell’Inter di Alfredo Foni e dell’attacco delle meraviglie (Armano, Wilkes, Lorenzi, Skoglund e Nyers), il vecchio e sempre bravo Rossano Boni, il terzino Dell’Agnello di La Spezia ed il portiere Terrazzi di Firenze, una leggenda biancoazzurra e poi al centro di un caso di cronaca giudiziaria negli anni 50 (banconote false). Per la cronaca e per la storia, 73 anni fa ad Agliana le due squadre si divisero la posta con un 0 a 0 e come si suol dire…..senza particolari emozioni. Iniziava da lì un lungo cammino che ad oggi ha visto azzurri e neroverdi affrontarsi in campionato per ben 26 volte, delle quali 12 sul terreno pistoiese e 14 a San Giovanni: la differenza è data ovviamente dalla partita di andata vinta dagli uomini di Calori per una rete a zero e per la partita giocata nel nostro stadio al termine della stagione di serie D 1996-97 e vinta largamente dalla Sangio di Sorbi per 5 a 2, gara valida per i play off.

Detto anche che la Sangio ha vinto le ultime tre partite con l’identico punteggio di 1 a 0 e che non perde ad Agliana dal torneo 98-99 (ed in assoluto dalla gara del Fedini della stagione di C2 2002-2003 ) vediamo il riepilogo generale :

26 partite giocate con 14 vittorie, 8 pareggi ed appena 4 sconfitte, 40 reti fatte e 20 subite.

Sul campo dei neroverdi gli incontri giocati sono stati fin qui 12 con 4 vittorie, 6 pareggi e 2 sole sconfitte esattamente il 6 marzo del 1949 (3-4) e nella gara di andata del torneo di serie D 1998-99 (0-2 allenatore Braglia). Queste invece le 4 vittorie ad Agliana;

3-2 nel campionato di promozione 1957-58 coi goal di Gioli, Piero Rossi e Paolo Palazzini.

1-0 nel torneo di serie D 1977-78 con goal partita del cannoniere laziale Paolo Santarelli.

2-0 nel campionato di promozione 1987-88 con i goal di Tiziano Casucci e di Barbieri.

1-0 lo scorso campionato 2018-2019 con rete di Tacconi su ribattuta del calcio di rigore di Disanto.

Ed insomma Agliana ed in genere la formazione neroverde ci portano bene anche se aleggia su questa Sangio in grave difficoltà lo spettro di uguagliare un primato negativo non invidiabile e cioè quello delle 6 sconfitte consecutive in campionato stabilito (si fa per dire …) nell’infausto torneo 1982-83 concluso con la retrocessione dalla quarta serie ai dilettanti regionali; gli azzurri persero infatti consecutivamente tutti gli incontri dalla quarta alla nona giornata di andata e più precisamente quelli in trasferta contro Montevarchi, Rapallo, Sansovino e Massese più i due interni contro Cuoiopelli e Castelfiorentino. Vediamo di non replicare….

PS: è morto a 71 anni Pietruzzo Anastasi, centravanti della Juve e della nazionale campione d’Europa del 1968, suo uno dei due goal alla Jugoslavia. Giocò anche nell’Inter a fine carriera. Pietro “u turco” e al comunale uno striscione Anastasi Pele bianco…. se ne va un grande attaccante che ho conosciuto e un altro pezzo della nostra giovinezza.