Alla fine della partita sembrava che la natura e la squadra fossero sbocciate insieme in un afflato primaverile ricco di gemme e di fioriture rigogliose: il piglio della gioventù e persino dell’incoscienza si specchiavano trionfanti nella luce calda del meriggio e, sulla tribuna, facce e volti sorridenti come il presidente Serafini, il direttore Morandini e poco più in là Merli, Minghi, Targi, il mio buon Cottoni e tutta la dirigenza al gran completo.
E in campo poi i ragazzi fasciati dai colori del cielo e del mare e stretti in un abbraccio collettivo a sancire fisicamente una vittoria strameritata e “pesante” !
Sono sincero e non spando petali sul selciato: poche volte avevo visto la Sangio giocare così bene negli ultimi tempi.
Nel ricordo imperituro del caro Walter Gosi, la squadra di Iacobelli ha letto e recitato lo spartito come meglio non potesse, con le giuste raccomandazioni di Pallari dalla panchina e con Agostino a telecomandare i suoi dalla gradinata abbiamo visto sul campo qualità tecnica e sano furore agonistico.
Si gioca a uno – due tocchi e si parte in verticale con giocatori bravi poi a pressare gli avversari fino oltre il novantesimo minuto. E siccome i complimenti ( e anche le critiche …) van fatte al momento giusto, lasciatemi qui spendere qualche parola in più per il tecnico capace di motivare e dare un gioco, un’impronta alla squadra al di là delle difficoltà legate alla squalifica (che qualche paura me la dava ) e per questo Edo Ceccuzzi che si sta dimostrando un centrocampista coi fiocchi, bravo coi piedi e nella doppia fase di interdizione e costruzione. Nel secondo tempo gli ho visto fare due “imbeccate” per i compagni non comuni a queste latitudini. Mi pare un altro acquisto azzeccato in una squadra che sta persino andando oltre le previsioni della vigilia (io ascoltavo senza pronunciarmi per scarsa conoscenza son sincero).
E poi, alla fine, uscendo dal nostro “Fedini” sottobraccio all’amico Lorenzo Pelagani ho riflettuto e dopo sorriso ad un pensiero peccaminoso: una cosa che è dentro il calcio ed è il sale di ogni sana e bella rivalità sportiva.
Riavvolgiamo il nastro di qualche mese quando, all’uscita del calendario col derby alla penultima giornata, parecchi fra i nostri tifosi si domandarono legittimamente se le nostre sorti finali fossero dipese dai rivali di sempre e dal derby numero 102.
Oggi invece pare una situazione quasi rovesciata, complici i campionati più che positivi delle due squadre e che ci portano a domandarci: “E se il derby del Fedini fosse decisivo per il Montevarchi e toccasse alla Sangio deciderne le sorti ?
La legge del contrappasso insomma, per un gioco non inusuale del destino e che potrebbe avere il sopravvento. E, nella attesa degli eventi, godiamoci questa Sangio fiorita con la primavera e che una cosa la meriterebbe di sicuro: l’affetto e il calore del suo grande pubblico sulle tribune. Buona Pasqua a tutti !

Foto: Roberto Magri