Come è stato più volte ribadito anche nelle ultime ore, è decisamente meglio giocare in questo preciso momento della stagione in casa di una squadra già retrocessa che in quella della capolista. Ma la trasferta odierna nella frazione di Cenaia, realtà che vanta poco meno di 2000 abitanti, anche per un brutto precedente come già ricordato il collega Leonardo de Nicola giusto tre giorni fa, rappresenta una gara dalle mille insidie e dalla quale hai tutto da perdere e pochissimo da guadagnare. Della serie, se riesci a ottenere la vittoria hai fatto il tuo viceversa un passo falso grande come una casa. Il bello è che la formazione allenata da Agostino Iacobelli, che rispetto a tante altre volte passate non è riuscito nell’impresa di portare il suo gruppo alla salvezza, ha dimostrato nelle ultime settimane e lo farà senz’altro anche oggi di voler chiudere dignitosamente la stagione ma anche occorre riconoscere che davanti a noi, dopo la gara di domenica scorsa con il Figline, c’è un nuovo match-ball per chiudere definitivamente la pratica salvezza e giocare le tre restanti partite senza assilli di rito. Riuscissimo nell’intento di espugnare il campo pisano potremmo assolutamente festeggiare merito dei 41 punti in classifica, in caso contrario dovremmo rimandare ancora una volta questo appuntamento alle prossime settimane. Come fare a batterli ? Sarebbe troppo semplice dire con un goal in più ma prima di pensare a questo servirà scendere in campo con la testa giusta e la grinta che, a più riprese, nelle ultime settimane, è servita per tornare a casa con un bel sorriso ma soprattutto punti pesanti per il nostro obiettivo. Siamo reduci da quattro vittorie esterne consecutive, una quinta non sarebbe affatto male. Perché a quel punto, finalmente, potremmo dirci praticamente in vacanza.

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