Oggi il nostro Leonardo De Nicola taglia un traguardo importante, quello dei 60 anni di età. Insieme ai nostri più cari auguri ne abbiamo approfittato per fare due chiacchiere…

Un bel traguardo ?

Eh si ..la vita se ci penso bene è corsa via in fretta. Ma ho visto di peggio e dunque siamo qui soddisfatti in mezzo alla gente a cui vogliamo bene….”

I tuoi primi ricordi azzurri..

“Al vecchio Galli con mio babbo Umberto che faceva le foto per il Giornale con Mauro Vannelli. Ricordo Gianfranco Meucci, Kostner, Cianchi e un anno dove esibimmo un gran numero di maglie diverse“.

Già, te sei un purista della tradizione !

“In assoluto, non mi piace tutto ciò che si discosta dai colori sociali. Se tifo Sangio tifo bianco azzurro, se tifo Milan rossonero. Non vedo altro colore“.

Nato in via della Madonna….

“Nato al vecchio ospedale ma portato subito al civico 32 di via della Madonna, pieno centro storico. Una Città che non esiste più popolata di gente e di veri sangiovannesi ma il contesto tutto è cambiato”.

Poi il tifoso….

Nel 1974 noi di Via Milano insieme al gruppo della scalinata demmo vita ai commandos, primo gruppo ultras della gradinata. Erano gli anni d’oro di Ivo Giorgi …e di tanti bei nomi”.

Chi è stato il più grande giocatore che hai visto ?

Ciccio Baiano senza dubbio, aggiunse tanto alla Sangio. Ma ho come si sa una affezione particolare per Marco Vastini, ricordo in gradinata uno striscione…. Dio perdona Marco no! Un mito ! Ma come faccio a non ricordare gente come Nello Menciassi esempio di classe e di stile che ho poi forse rivisto in Cristiano Caleri. Fra gli allenatori ne indico tre: Braglia, Sannino e Petagna“.

Ed oggi come vedi la situazione ?

“Si frigge con ciò che si ha in cucina e non è poco in un contesto dove fare il dirigente sportivo è veramente un impresa ardua. Non conosco bene le dinamiche attuali della società essendone fuori. Credo che Del Grosso sia però un grande valore aggiunto a questa Sangiovannese. Ieri per esempio è stata una vittoria sofferta ma meritata ed un bel regalo”.

Sei stato autore di 2 libri sulla sangio. Quale dei 2 ti ha gratificato di più?

“Il primo del 1997 perché con Paolo Storchi ci imbarcammo in un lungo viaggio ed in una ricostruzione storica fino al tempo mai avvenuta”.

Un’ultima domanda: la tua formazione ideale?

“Tardioli, Contadini, Nocentini, Menciassi, Verdiani, Scugugia, Vastini, Genevier, Bonaldi, Baiano, De Ponti. In panchina: Ciappi, Gibellini, Cherubini, Kostner, Ceccotti, Caleri, Ravenni, Moscardelli, Budruni. Allenatore: Braglia”