Rabbia, rabbia e ancora rabbia. Sulla via del ritorno da Adria il morale di tutti era decisamente sotto i tacchi e per una volta non è stato colpa di quello che ha sancito il campo al triplice fischio. Il non aver giocato la partita ha fatto indispettire tutti, specie perché si poteva tranquillamente ovviare al problema con un minimo di manutenzione già dalla mattinata di ieri. Così non è stato, la Sangio suo malgrado ha dovuto accettare la decisione del direttore di gara e sta meditando il da farsi. Fare o non fare ricorso per scarsa negligenza della società locale ? Il DS Cristiano Caleri (al centro nella foto) resta sul chi va là: ” Valuteremo bene cosa fare, mi sto informando ma non credo serva a nulla. L’Adriese fa leva sul fatto che è nevicato dopo le 19 di Venerdì e il regolamento dice che superate le 48 ore non rischiano nessuna sanzione. Ora, l’arbitro ha visto bene le condizioni del terreno di gioco e non so cosa possa aver riportato sul referto ma una cosa è certa: l’Adriese aveva poca voglia di giocare. Sarebbe bastato pochissimo, non c’era nemmeno bisogno di pale da quanto era fine la neve e addirittura con una scopa si poteva spazzare via il tutto. Non c’era volontà insomma, non chiedetemi i motivi che per me sono abbastanza strani dato che da come ho letto avevano anche tutta la rosa a disposizione. A San Giovanni ciò non sarebbe successo, ricordo una volta il 25 Gennaio del 2004 al Fedini giocammo col Castelnuovo Garfagnana vincendo per 2-0 dopo però aver spalato bene il campo. E lì tutti ci mettemmo d’impegno dagli addetti ai lavori ai calciatori. Ad Adria non è stato così, spiace aver fatto un lungo tragitto per niente e spiace sopratutto aver buttato via dei bei soldi”.