Non c’è nulla di più incoerente del mondo del calcio, diremmo per definizione. Spesso ondivaghi lo sono i tifosi, i giornalisti persino gli addetti ai lavori. Perché in fondo in fondo sono i risultati a condizionare e spesso modificare opinioni e pareri ed è anche giusto sotto certi aspetti che sia così.

Dopo l’ennesima sconfitta sul campo stavolta di Bastia Umbra mi sono divertito a vedere quel che succedeva sui social azzurri e zone limitrofe. Ed è stato curioso (ma non una novità) vedere i rapidi cambiamenti di opinione su società, squadra, allenatore oggi tutti legittimamente in discussione. Chi scrive ha per abitudine e (senza falsa modestia ) fierezza morale la capacità critica di discutere dei pro e dei contro a bocce belle ferme, e cioè non quando si naviga con il mare in tempesta. Quando parlavo di ambizione e di capacità di “ambire” mi si ricordavano puntualmente tutti gli sforzi compiuti da questi benemeriti nostri dirigenti e da chi, giorno dopo giorno, era chiamato a mettere in tavola il primo ma non il secondo piatto, e quasi mai il dolce. Preso atto del corso delle cose, non vedo affatto scandaloso lottare per la permanenza in categoria che ci può stare. Del resto il mantra della salvezza rimbomba nelle mie orecchie dal primo giorno di allenamento ed alla fine…….eccola una permanenza in quarta serie da lottare coi denti e con le unghie! Riflettiamo: 4 punti sopra i play out non sono affatto un margine rassicurante, tanto più in una squadra che da la sensazione ora di faticare parecchio anche con la testa. Ma, come si dice, non bisogna correre il rischio di gettare via il bambino con l’acqua sporca: in questa squadra ci sono buoni calciatori insieme ad altri più modesti e bene, io credo, che adesso la maggiore responsabilità sia sulle gambe e non solo degli uomini più dotati ed esperti che possono dare un contributo importante per la causa. I nomi sono sottintesi da tutti: cosa diversa e pericolosa se invece qualcuno avesse già mollato gli ormeggi con largo anticipo ma Caleri e Del Grosso avranno certo in mano la situazione, ciò che emana oggi lo spogliatoio anche nel rapporto fra squadra ed allenatore.

Domani la partita con lo Scandicci appare già un bivio per questo campionato e questo girone la cui modestia mi pare tuttavia da una parte benvenuta. Perché ? Prendiamo solo due esempi: il Montevarchi nonostante un mese di gennaio sportivamente tragico resta in corsa per vincere il campionato, noi nonostante 10 sconfitte su 26 partite siamo ancora ben oltre la linea rossa della salvezza. Quindi, quando si parla di raggruppamento inferiore a tutti gli altri, bisognerebbe anche ricordarsi di questi dati. Domani andrò al Fedini sempre più fatiscente con l’animo speranzoso di chi pensa ad una grande occasione di riscatto e ripartenza. Mi affido ai nostri calciatori ed anche a tutto l’amore del pubblico. Per processi e altro ci sarà eventualmente tempo.