Foto: profilo Facebook Figline

Stefano Tronconi è l’allenatore del Figline che, giornata dopo giornata, punto dopo punto, è arrivato a conquistare la salvezza in netto anticipo sui tempi previsti. Alla pari del Ghiviborgo è la compagine che più ha sorpreso in questo girone, è un ex tra l’altro assieme al difensore Simonti essendo stato due anni nel settore giovanile azzurro prima dell’esperienza di Terranuova e quella attuale con la società gialloblù con cui, in due anni, ha conquistato la promozione in serie D e una salvezza oltre modo tranquilla. E pensare che la sua prima gara ufficiale, quella dello scorso 3 settembre a San Giovanni, in Coppa Italia, aveva dato premesse tutt’altro che rassicuranti: “Quei tre schiaffi ci hanno fatto paradossalmente bene perché abbiamo avuto subito un esempio su che tipo di campionato avremmo dovuto affrontare. Non è un caso che subito dopo abbiamo vinto le prime due gare di campionato”. Quando gli chiediamo se è rimasto sorpreso, dopo quell’occasione, del campionato fatto nella prima parte dalla Sangiovannese risponde così: “Io sono rimasto sorpreso dal campionato che ha fatto il mio Figline e mai avrei pensato, a questo punto, di ritrovarmi avanti sia alla Sangiovannese che al Montevarchi. Siamo sempre stati lontani dai play out, il minimo vantaggio è stato di sette punti sulla sestultima squadra e se penso al nostro budget e alle tante scommesse che abbiamo fatto credo di essere stato artefice di un miracolo assieme alla squadra”. Ma allora qual è il segreto di questo Figline ? “Aver confermato l’ossatura base dello scorso anno, preso qualche elemento interessante tra cui alcune quote e messo in pratica a livello tattico un’organizzazione che ci ha permesso, settimana dopo settimana, di costruire il nostro cammino. Senza contare l’unione che c’è all’interno dello spogliatoio, tutte componenti che ci hanno permesso di disputare una stagione di altissimo livello per quello che c’eravamo prefissati”. Ecco cosa penso dei nostri azzurri: “La rincorsa che sta facendo ha dell’incredibile, bisogna fare un plauso a questa società per tutte le operazioni che ha compiuto nel mercato di dicembre, alcune magari molto rischiose ma hanno avuto ragione su tutti i fronti. Sarà tutt’altro che facile, nonostante tanti infortuni ho visto che sanno sopperire anche a queste mancanze e se sono primi nel girone di ritorno con 23 punti conquistati non è certo un caso”. Il suo passato nel settore giovanile della Marzocco, una palestra importante per spiccare poi il volo verso un torneo nazionale: “Ci sono stato due anni allenando gli allievi del 2001 e, successivamente i 2003. È stata un’esperienza molto importante, che mi ha fatto crescere sotto il profilo professionale prima di approdare a Terranuova nella Juniores e poi a Figline dove ho cominciato a lavorare nel calcio dei grandi. Ho allenato anche Lorenzoni, dispiace per il suo infortunio ma sicuramente si riprenderà. un pizzico di emozione? Quello ci sarà sempre perché incrocio dei colori che sono stati molto importanti nel mio percorso professionale, la matematica peraltro non ci dà ancora salvi e sicuramente cercheremo di poter ottenere un risultato positivo per avvicinarci sempre più al nostro traguardo”.