Ricordo come fosse ieri l’episodio in cui Ciancilla col sottoscritto presente annunciò l’arrivo del tecnico argentino ad un gruppetto di tifosi. Era una calda serata d’inizio Luglio del 2006 e lo stesso presidente invitato a cena in un ristorante d’Incisa Valdarno tra il primo e il secondo piatto prese la parola e annunciò: ” Ragazzi, visto che siamo qui posso darvi un’anteprima: il nuovo allenatore è Alberto Hector Ortega“. Tutti ad onor del vero ci guardammo nelle palle degli occhi, era in effetti circolato questo nome ma con tutto il rispetto dopo l’esperienza Piero Braglia ci s’attendeva qualcosa di più. Già qualcuno in quella sera fece grosse rimostranze al presidente, non dico che c’andò di traverso la cena ma ci alzammo dal tavolo molto meno contenti di come c’eravamo seduti. Da lì a breve fu ufficializzato, presentato alla piazza con un gruppo di giocatori perlopiù sconosciuti o provenienti da campionati anonimi. Proprio come lo stesso Ortega che escluso qualche parentesi in serie C con Tivoli, Fermana e Andria aveva avuto un susseguirsi di esoneri non ultimo quello arrivato a Ragusa in serie D nel campionato che s’era concluso da poco. Assieme a lui fu annunciato Fabrizio Alunni e tutta la truppa partì per Arquata del Tronto nell’ascolano. ” Poteva farlo più lontano ancora il ritiro” protestarono i tifosi ma questa fu la decisione e stando a quello raccontatoci dall’allora magazziniere se ne videro davvero delle belle. Giocatori che arrivavano e partivano tipo porto di mare, caos sempre più totale col passare dei giorni e prime voci di presunti dissidi tra lo stesso Ciancilla e il suo connazionale. Cominciano le amichevoli, le prime gare ufficiali e si arriva al debutto in campionato in quel di Monza dove dopo l’iniziale vantaggio di Alessio Morelli ( che in quella gara ci rimise i legamenti del ginocchio) ecco la rimonta dei brianzoli con tanto di 4 a 1 finale senza storia. Morale della favola Ortega a casa 24 ore dopo e nomina di allenatore a Paolo Indiani. E dopo quest’esperienza che fine ha fatto il buon Ortega ? Rimane inattivo un anno prima di trovare ingaggio in serie D nel Fasano. Poi esperienze tanto per cambiare non felici vicino alla sua San Benedetto del Tronto per la precisione a Montesilvano in Eccellenza nel 2010. Da lì ha lasciato da parte per il momento (!!) il sogno di allenare in pianta stabile per darsi alla ristorazione ambulante proprio nelle zone in cui vive con la famiglia ormai da anni. E’ molto amico di Edy Reja, che spesso e volentieri lo “ingaggia” a casa sua nel Friuli per far degustare a parenti e amici le sue specialità di carne argentina.  A tavola se non altro si vince sempre !

Nella foto l’ex mister azzurro assieme a Edy Reja nella sua veste da “chef”