Di Massimo Bagiardi

E’ dura amiche e amici belli tifare Sangiovannese in questo periodo. Spero di avere la fortuna di farlo per altre 1000 vite ma guardo in faccia la realtà, guardo sopratutto come gioca la squadra e mi pongo tanti quesiti su quello che sarà il nostro futuro. Una cosa è certa e l’ha detta patron Perpignano a fine gara: questo gruppo non può lottare per le posizioni di vertice ma solo per salvarsi. Già, ma ce la faremo ? Perchè personalmente sono molto preoccupato non ve lo nascondo. Non vedo un gioco, il classico punto di riferimento che può farti fare il salto di qualità ed un ambiente tendente nettamente al pessimista ad appena quattro giornate dall’inizio del torneo. E sappiamo bene cosa voglia dire alla lunga ! Avessi la bacchetta magica ci metterei un istante a trovare la soluzione, non ce l’ho e allora dico alla luce di quanto sopra espresso che a questo punto non si può non mettere in discussione l’allenatore. Si, lo so che è stato confermato anche ieri dal presidente ma  – sempre per il mio modesto parere – sono arrivato alla conclusione che dopo cinque partite ufficiali con una sola vittoria e senza una precisa identità di squadra credo che sia giunta l’ora che un pò tutti all’interno della dirigenza analizzino bene la posizione di Ciro Ginestra. Qualcuno già dopo Montemurlo voleva la sua “testa”, l’ho difeso perchè non mi sembrava il caso aggiungendo poi che avrei atteso almeno un mese per un giudizio completo (LEGGI QUI). Ora che questo lasso di tempo è passato e niente di buono s’è visto personalmente proverei a dare una scossa. Ma non allontanando il calciatore tizio in luogo di caio, cambiando proprio il principale responsabile dato che siamo di fronte ad una crisi tecnica che NON DEVE e sottolineo NON DEVE essere sottovalutata. Nulla di personale contro l’ex attaccante della Salernitana, reputo semplicemente alla luce dei risultati e delle prestazioni che non sia l’uomo giusto per guidare la Sangiovannese. Se poi come spero inizierà un nuovo campionato a Rovigo fatto di vittorie e prestazioni sarò il primo – magari proprio di fronte all’allenatore – a cospargermi la testa di cenere ma ad oggi è così e per quello che ho visto sui social almeno l’80% dei tifosi è favorevole all’allontanamento del mister. Se proprio ve la devo dire tutta nemmeno il presidente per me è così convinto di andare avanti con lui; basta infatti sentire l’intervista che ha rilasciato a Valdarno Channel all’amico Alessandro Forni (VEDI QUI) dove ad un certo punto afferma che la squadra ha si vinto a Colle ma che ” con portieri invertiti sarebbe finita diversamente“. Praticamente non è rimasto contento nemmeno qui. Si è vero, ieri mancava Nocentini e non cito nemmeno Pezzati che mai è sceso in campo per la micro frattura al piede. Ma non ci si può attaccare solo all’assenza di un giocatore sicuramente importante per spiegare i motivi dell’ennesima disfatta. Che parte probabilmente fin dal ritiro, da alcune scelte operate e che tutt’oggi onestamente non comprendo. Qui chiamo in ballo anche la società che – magari a comodo – deve spiegarmi i motivi di alcuni tesseramenti per me inutili ( anche per un discorso quote) dei centrocampisti Mariani (95), Zhuri (95) o Vitale (91) con solo quest’ultimo presente negli almanacchi dall’alto dei 23 (!?!) gettoni di presenza negli ultimi quattro anni. E con gli under come la mettiamo ? Male, coloro che in queste prime settimane hanno messo piede in campo hanno deluso. Tarallo non è carne né pesce, Bagnato sta subendo il passaggio da un campionato di Promozione ad uno di Serie D, Matrone in due partite da titolare a centrocampo sulla fascia destra non ha mai messo un cross dentro l’area e Amabile s’è pure tolto lo sfizio ieri di farsi espellere dalla panchina. Non è certo solo colpa dei giovani, i “vecchi” ci stanno mettendo molto del proprio – a Romanelli una bella tirata di orecchie – ed è giusto rimarcarlo ma la parte degli under è fondamentale in una squadra e se questi – come sembra al momento e sottolineo SEMBRA almeno i genitori se ne staranno in santa pace – non sono all’altezza è un bel problema. I soliti geni della tribuna sottolineano magari come in casa ci sia un 97 bravo di nome Bettoni che però se ne sta in panchina. Peccato – rimarco – che il portiere Edoardo Grosso ad oggi sia stato l’acquisto più azzeccato. Riassumendo: ha grosse colpe la società e potrei elencarne di ulteriori vedi l’assenza di un direttore sportivo con Giovanni Carabellò che ha fatto perdere ormai da settimane le sue tracce ma molto del proprio sempre a mio modesto parere ce lo sta mettendo l’allenatore. E l’arrivo di una nuova punta previsto per questa settimana forse domani non so quanto può far cambiare le carte in tavola.