Siamo arrivati cari miei alla resa dei conti come era facile prevedere. Certo, avrei sperato di non arrivare mai a scrivere un pezzo su questi toni ma come ma la maggior parte di noi sapeva sarebbe stato difficile arrivare in serie D direttamente dal primo posto. La rincorsa che c’ha visto protagonisti dalla vittoria interna con la Bucinese del 9 Febbraio s’è fermata ieri, sul più bello aggiungo io ma in un momento dove la squadra ha forse patito troppo il dover stare sempre e comunque col fiato sul collo ad una formazione che dalla propria non ha mai avuto- e mai avrà – la benché minima pressione. Questo campionato s’è l’è aggiudicato il San Donato Tavarnelle, con più o meno meriti questo non lo so ma dall’alto della mia esperienza quasi ventennale in questo campo posso affermare che alla fine della fiera quando una formazione arriva davanti all’altra qualche merito ce lo deve pure avere. Sopratutto come in questo caso dove s’è tenuto botta ad una squadra che fino all’ultimo ha cercato con ogni mezzo lecito possibile di superarti in classifica. Onore e meriti quindi a loro, onore e merito sopratutto alla società. Già la società, forse l’ha vinto proprio lei questo campionato e mi fermo lì. Torniamo comunque ai panni di casa nostra, pensiamo a come poterli lavare e rimetterli belli puliti in vista di questo proseguimento della stagione che avrà anche la coda degli spareggi regionali. Che si faccia o meno la semifinale lo sapremo solo Domenica ma almeno la finalissima regionale in campo neutro ci tocca ed è sempre un’insidia non da poco. Ora come ora il rammarico è tanto inutile fare gli ipocriti; sotto sotto la squadra e la società ci speravano, lo vedevo nella determinazione di Andrea Benedetti ma sopratutto nell’applicazione dei ragazzi durante la settimana quando spesso e volentieri l’ho seguiti negli allenamenti. Però siamo di fronte ad una situazione che al momento ammette pochi piagnistei dato che prima di tutto c’è giocare una partita di campionato e va fatta propria per vari motivi e poi preparare questi nuovi spareggi che sono anticipatici come quando si prende una bella botta sugli stinchi. Siamo onesti d’altronde, il campionato non l’abbiamo perso ieri ma nel girone di andata andando a regalare punti a formazioni molto più deboli del Marzocco – vedi il Calenzano – e sciorinando prestazioni che poco o niente avevano a che vedere con la forza di un organico che alla fine nel bene o nel male è comunque venuta fuori. Non avrò e mai avremo la riprova ma a questo punto mi viene da pensare che se la società avesse operato prima il cambio tecnico forse questo campionato l’avremmo vinto. Io all’epoca dell’esonero di Calderini ero contrario a questa decisione e l’ammetto senza problemi, col famoso senno del poi però dico che questa mattina forse mi sarei ritrovato qui a scrivere non di un ennesimo campionato gettato al vento almeno per il primo posto ma di una stagione a forti tinte azzurre. Nel calcio, come nella vita del resto piangere sul latte versato non serve a niente come non serve niente polemizzare oltremodo anche e sopratutto in vista di questa famosa coda campionato alla quale credo nonostante sia consapevole del fatto che sarà difficilissimo arrivare in fondo. Uniamoci sempre più attorno alla squadra, facciamo sentire alla squadra che siamo con loro anche Domenica con la Rignanese – alla quale serve un punto per la matematica salvezza – e restiamo belli compatti perchè dal 27 di Aprile o forse dalla settimana successiva comincia per tutti noi un nuovo torneo del quale dobbiamo uscire stavolta vincitori. Nessuno ci regalerà niente e in fin dei conti è giusto così e saranno le nostre forze le armi decisive, il nostro tifo e il nostro calore che non dovrà mai mancare PER NESSUNA RAGIONE AL MONDO !! Poi alla fine faremo i conti ma proprio come lo scorso anno qualunque sarà il risultato dovremo dare il 101% dato che ci siamo stancati e non poco di stare in un torneo che io inquadro come quello dei teatrini per ragioni che tanto ben sapete. Tra l’altro ammetto che una sbirciatina nel campionato di Promozione la do anche per aggiornamento professionale e quando vedo con tutto il rispetto che anche la Sangiustinese potrebbe salire in Eccellenza l’anno prossimo mi si accappona la pelle. Non tanto per la società stessa della quale mi parlano bene ma per il fatto che se dovesse arrivare nel massimo campionato regionale sarebbe un’Eccellenza travestita da campionato di Terza Categoria per la presenza di tante formazioni racchiuse in una manciata di chilometri. E allora altri teatrini, altre prese per le mele, altre arrabbiature da parte nostra che abbiamo questo viziaccio di avere a cuore una causa che ci porteremo credo proprio anche nell’aldilà.

Nella foto di Mauro Grifoni i volti delusi dei nostri ieri a fine gara