Dei tre anni complessivi in forza alla nostra società, quello che sta vivendo Agostino Iacobelli è senz’altro il momento più brutto per prestazioni e risultati. Tre punti in sette domeniche, uno solo racimolato nelle ultime tre e tante inevitabili polemiche che stanno attorniando la squadra. Abbiamo fatto trascorrere alcune ore prima di chiamarlo e, come sempre molto disponibile verso la nostra testata, cerca di analizzare con più lucidità possibile il pesante passivo di domenica scorsa: “Quando subisci una sconfitta del genere devi soltanto farti la doccia alla svelta, salire in pullman e tornare a casa senza parlare. Ha poco senso secondo me dire che abbiamo giocato anche discretamente i primi 20 minuti, come sempre dopo il primo goal ci siamo afflosciati e il resto lo hanno visto tutti. Il terzo goal poi è stato incredibile; non stare davanti alla palla in occasione della punizione è qualcosa per me di inconcepibile, uno come Caciagli lo faceva anche sul 5-1 a loro favore e noi non siamo stati capaci di farlo in un momento topico della partita pensate un po’. Cosa penso dopo questo ennesimo dispiacere? Secondo me con qualche cambio questa squadra ha tutte le possibilità di salvarsi direttamente, fare a meno di 2-3 over e poterli rimpiazzare per cercare questa risalita che a mio modo di vedere non è assolutamente improbabile. Qualcosa abbiamo sbagliato, inutile starci a girare troppo intorno e anche io ho le mie buone responsabilità. Parlo con i giocatori prima della partita, mi dicono che stanno bene fisicamente e poi giocano come giocano, evidentemente c’è un problema mentale. So che la società sta adoperandosi, occorrerebbe fare qualcosa già prima della chiusura di questa sessione di mercato perché prima si arriva a mettere gente nuova meglio è”. Alcune scelte tattiche non hanno convinto, tra tutte la posizione di Di Vito a supporto di Vassallo. Lui, però, rilancia: “Non ho potuto schierare Bellini perché non era al top della condizione, ho rimesso in quella posizione Roberto perché a mio modo di vedere può tranquillamente ricoprire questo ruolo, soprattutto quando occorre essere un attimo più coperti. Per fortuna ora ho anche Calosi, rappresenta a tutti gli effetti un nuovo acquisto che io ho caldeggiato fortemente la scorsa estate”. Sente però addosso la fiducia del gruppo dirigenziale, cosa non da poco per quello che stiamo passando: “Sì, sento la fiducia attorno a me e questo mi permette di lavorare in maniera più serena. Non è assolutamente facile, i risultati non sono a mio favore ma già sapere che la società sta adoperandosi per vedere di portare alcuni correttivi in rosa è importante”.