La nostra rubrica è rivolta essenzialmente a ciò che è stato più che a quello che sarà. E tuttavia tutto questo non impedisce oggi di dire come il Natale calcistico sia ancora da definire soprattutto se dovesse arrivare un’altra brutta notizia da Cannara con gli umbri corsari per due volte lo scorso anno sia in casa che al Fedini (e il rischio sorpasso da parte di un Montevarchi un paio di mesi fa lontanissimo in classifica). Possono essere solo semplici dettagli in un campionato che comunque per non diventare anonimo ha bisogno di essere irrorato sempre di nuove speranze e suggestioni (una di queste il duello a distanza con la rivale di sempre).
Ecco perché la trasferta di Cannara in terra perugina assume una valenza fondamentale dopo due sconfitte di fila che hanno fermato al momento la corsa in classifica della squadra di Calori.
Il 29 ottobre del 1939 in serie C gli azzurri del presidente Alfredo Merlini aprivano la lunga e variegata serie di trasferte umbre sul terreno del Gubbio sotto la guida tecnica del “metodista” fiorentino Guido Lenzi, un’istituzione per la San Giovanni sportiva anni 30. Insieme a Monte e Arezzo la Sangiovannese è inserita in un girone con formazioni marchigiane, laziali, umbre ed addirittura il…..Cagliari di Tonino Congiu ! Al vecchio stadio comunale di Gubbio sotto il monte Ingino vanno in campo: Terrazzi, Nocchi e Cozzolino; Ermini, Raner e Berti; Bruni, Passetti, Zattoni, Verzetti e Belardi. Una squadra profondamente rinnovata rispetto all’anno precedente con gli arrivi del portiere Alvaro Terrazzi dal Prato, Berti dal Pontassieve, dell’istriano Raner, dell attaccante Zattoni dalle giovanili viola e con lui il bravo terzino e studente universitario Cozzolino di San Giuseppe Vesuviano, classe 1915. Il segretario Rino Lachi comunica agli estensori dell’agendina Barlassina dell’anno una rosa di 16 giocatori; il più anziano il livornese Giovanni Nocchi del 1910, il più giovane Mario Ermini del 1919 detto “il pulle” elegantissimo con il suo accappatoio in tinta quando usciva dalla sua abitazione posta a dieci metri dal campo sportivo. Proprio per questo il forte difensore amava sempre togliersi maglia e pantaloncini nello spogliatoio per fare poi una bella doccia nella più confortevole maison domestica.
Tutta questa bella roba comunque non servì ad evitare una secca sconfitta in quella domenica autunnale a Gubbio, 80 anni fa giusti giusti che coincise con la prima trasferta in terra umbra della squadra. Chiudo dicendo che oltre al “pulle” erano altri tre i sangiovannesi in ..rosa e cioè Willy Lucaccini del 1914, Brunetto Bruni detto mercantino del 1911 e Natale Chienni classe 1915. Buon Natale a tutti di cuore !

Nella foto: a pagina 119 dell’agendina Barlassina la Sangiovannese 1939 -40 in serie C. L’agendina fu creata dall ‘ex arbitro Rinaldo Barlassina e si può considerare un antesignana dell attuale almanacco del calcio Panini. (dalla collezione di Leonardo De Nicola)