Come noto di azzurri sono in vacanza da giovedì pomeriggio, ultimo pranzo sommato all’ultima leggera sgambatura stagionale e poi il classico rompete le righe di fine stagione. Tra gli assoluti i protagonisti di questo buon campionato c’è sicuramente Fabio Pallari, che complice la squalifica di sei mesi inflitta ad Agostino Iacobelli ha preso le redini, in panchina, alla domenica, della prima squadra con la quale ha raccolto senz’altro belle soddisfazioni. In esclusiva per la nostra testata gli abbiamo chiesto un bilancio finale, che traccia positivamente anche se, a suo modo di vedere, un pizzico di rammarico c’è: “Abbiamo  chiuso in maniera felice ed è questo quello che cercavamo dopo la brutta prestazione della domenica precedente. 45 punti rappresentano senz’altro un obiettivo importante per le ambizioni della società, abbiamo fatto sicuramente bene ma a mio modo di vedere, per i valori che c’erano all’interno di questa squadra, a noi mancano almeno 4-5 punti per dirsi veramente soddisfatti. Quando sento parlare di campionato oltre le più rosee aspettative non sono poi così d’accordo, lavorando giornalmente con i ragazzi e ho potuto vedere assieme al mister indubbie qualità tecniche oltreché morali che, spesso e volentieri, possono fare la differenza. Ma nel contesto metteteci i tanti infortuni che ci sono stati, il doversi fermare e poi riprendere e, ultimamente, quella sosta di due settimane che secondo me ci ha davvero penalizzato. Se non fosse arrivata sono certo che avremmo ulteriormente arrotondato il bottino, ci siamo fermati in un momento molto importante della stagione e riprendere non è stato così facile”. Il racconto dei suoi sei mesi in panchina, catapultatoci in maniera inaspettata dopo la lunga squalifica comminata a Iacobelli. “Sicuramente è stata inaspettata per via della squalifica arrivata al mister ma devo dire che mi sono trovato molto bene, ho 23 anni di esperienza alle spalle come allenatore e ho cercato, nel mio piccolo, di metterla a disposizione dei ragazzi. La cosa più importante però è aver costruito un rapporto molto bello sia con i giovani che con i vecchi. Lavorare, poi, con Iacobelli accanto e al servizio di una società così importante sicuramente ti inorgoglisce ancora di più”. Non possiamo che fargli una domanda anche sul futuro, da anni ormai è alla corte della società di Piazza Arduino Casprini ma ancora è troppo presto per parlare di nuova stagione: “Quel che è noto è che la società ci ha chiamati ormai da tempo confermando la volontà di tenere tutto lo staff. A oggi però credo sia prematuro parlare di futuro, in particolar modo per quanto mi riguarda sono state settimane molto dure anche per quanto concerne la mia principale professione e sento, per davvero, il bisogno di staccare qualche giorno per poi riprendere un dialogo. C’è tempo, insomma”.